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Ristoranti: uscire dalla crisi con i Dining bond

L’idea è stata lanciata a New York ma sta raccogliendo diverse adesioni anche in Italia: i locali chiedono aiuto ai propri clienti più affezionati, per poter ripartire quando si potrà.

Ristoranti: uscire dalla crisi con i Dining bond

Quando l’emergenza coronavirus sarà finita, bisognerà ripartire. E mentre i governi discutono di coronabond e altri strumenti per sostenere le imprese in difficoltà e i cittadini, uno dei settori più colpiti dalle misure restrittive, la ristorazione, si sta già organizzando per conto suo. L’idea è stata lanciata a New York (il nuovo focolaio mondiale, che secondo qualcuno potrebbe diventare la nuova Wuhan e la nuova Bergamo), dove attraverso la piattaforma supportrestaurants.org è possibile sottoscrivere i cosiddetti “Dining bonds”, titoli d’acquisto che, nella maggior parte dei casi eccedono il valore nominale del servizio proposto, invitando dunque il consumatore a sostenere la ripresa dei propri locali di fiducia quando sarà possibile ripartire.

L’iniziativa è modulata sul sistema già noto delle gift card e ha fatto il giro del mondo, arrivando anche in Italia. Qui non c’è ancora una analoga piattaforma digitale, ma stanno fioccando le azioni singole. Alcuni esempi sono elencati dal sito del Gambero Rosso: Giuseppe Iannotti, patron chef del Kresios di Telese Terme: il suo dining bond non prevede uno “sconto” sul prezzo finale, ma invita a regalare (e regalarsi) un percorso degustazione (Mr. Pink- o Mr. White+) presso il ristorante campano tramite l’acquisto di un buono valido fino al 30 dicembre 2021. “Fai un regalo da noi, noi lo faremo a te. È un modo per progettare il futuro”, recita l’invito a sostenere una delle cucine più all’avanguardia d’Italia.

A Verona invece c’è Buns, “burger lovers club” in attività dal 2014, in prossimità del quartiere Ponte Pietra: il Buns dining bond funziona come i precedenti, a partire da una spesa minima di 30 euro. A Milano, Andrea Berton propone un’idea più conviviale: “Acquisti oggi una cena per una persona, per poter mangiare domani in due”. Costo del voucher 150 euro (aperitivo e menu degustazione per due), da spendere entro il 20 dicembre 2020. E sempre a Nord, Alessandro Dal Degan promuove un bond acquistabile fino al 31 maggio da utilizzare per una cena presso La Tana Gourmet di Asiago entro il 31 dicembre 2021 (in omaggio una selezione di prodotti Gesmakh). 

L’idea è arrivata sino al centro storico della Capitale. A Roma in via dei Giubbonari, c’è la Salumeria Roscioli, conosciuta in tutto il mondo: sulla piattaforma Cosaporto, il ristorante propone “la cena che verrà”, bond da 75 euro che diventano 100 in valore per godere di una cena entro il 1 aprile 2021. A Trastevere, invece, il piccolo laboratorio con cucina Maritozzo Rosso, procede al motto di #adottaunristorante: fino al 20 aprile si acquista online un voucher del valore di 50 euro per due persone, con uno sconto del 25% sul valore del pasto (25 euro a persona, anziché 34).

Ma ci sono anche, in ordine sparso, i Fanfa Dining Bond del bistrot Le Fanfaron di Torino (35 euro di spesa per un bond del valore nominale di 50, spendibile fino al 30 settembre 2020), il bond a tema sushi di Moi Omakase, a Prato (menu omakase da 17 assaggi, 70 euro), le offerte di Tablinum a Desenzano del Garda, il bond solidale di Osteria Partenope a Napoli (buono da 60 euro per una cena per 2, 20 euro saranno devoluti all’azienda ospedaliera dei Colli di Cotugno), i dining bond dell’Old Friend Bar e Bistrot di Cagliari, da 50, 75 e 100 euro, con valore del 20% in più, spendibili fino a dicembre 2022.

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