Condividi

Ristoranti: guida Michelin, Bottura ancora al primo posto

La Lombardia si attesta saldamente al vertice delle regioni culinarie italiane con 58 ristoranti stellati ma la maglia rosa resta L’Osteria Francescana di Modena Novità tra le due stelle

La Guida Michelin conferma con la sua autorevolezza l’alto livello della ristorazione italiana. L’edizione 2017, presentata a Parma, mantiene inalterato il primo podio degli chef d’alta classe: erano 8 i cuochi tristellati e 8 sono rimasti. C’è Massimo Bottura de L’Osteria Francescana di Modena, primo ristorante al mondo nella lista dei The World’s Best Restaurants Awards 2016 di New York, oramai diventato il portabandiera dell’eccellenza italiana in cucina, c’è Heinz Beck de La Pergola dell’Hotel Rome Cavalieri Hotel, e ci sono Niko Romito del Reale a Castel di Sangro, Massimiliamo Alajmo de Le Calandre a Rubano, il più giovane chef della storia ad avere ottenuto una valutazione di tre stelle dalla Guida Michelin gel 2002, Enrico Crippa del Piazza Duomo ad Alba, Enrico Cerea di Da Vittorio a Brusaporto, Nadia Santini di Dal Pescatore a Canneto Sull’Oglio, altri ristorante che vanta la presenza ininterrotta di 20 anni al vertice delle stelle Michelin, e l’Enoteca Pinchiorri di Firenze.

In complesso assommano a 343 i ristoranti premiati nell’edizione 2017 della Guida Michelin che ha dispensato una stella a 294 locali, 2 stelle a 41 locali e 3 stelle a 8 locali. E questo conferma l’Italia come secondo Paese al mondo dopo la Francia per numero di stelle.

Se mantengono il loro primato gli otto migliori ristoranti italiani ci sono novità fra le due stelle: in questa categoria hanno fatto il loro ingresso cinque nuovi ristoranti. E in tema di primati si segnala Enrico Bartolini che centra un tris mai riuscito prima, con tre suoi locali: il Mudec di Milano che di stelle se ne aggiudica due, la Trattoria Bartolini a Castiglione della Pescaia e il Casual a Bergamo che sono stati premiati con una stella a testa.

Le altre due nuove stelle sono andate al Seta di Antonio Guida, ad Alfio Ghezzi della Locanda Margon a Trento, a Heinrich Schneider de La Terra in Val Sarentino e a Nino Di Costanzo del Danì Maison di Ischia. Escono invece dal secondo podio il ristorante Devero di Cavenago di Brianza dove si è registrato un cambio di chef, e Oliver Glowig che a Roma ha chiuso il suo locale.

E ci sono novità anche nella categoria dei ristoranti da 1 stella. Entrano per la prima volta Vistamare (Latina), La Veranda (Bardolino – VR), Dal Corsaro (Cagliari), Accursio (Modica – RG), Pietramare (Isola di Caporizzuto – KR), Quintessenza (Trani – BAT), Veritas (Napoli), Il Mosaico (Ischia – NA), Piazzetta Milù (Castellammare di Stabia – NA), The Corner (Roma, stella confermata per Marco Martini), Magnolia (Roma), Bistrot 64 (Roma), Per Me (Roma), Assaje (Roma), Aminta Resort (Genazzano – RM), Il Pievano (Gaiole In Chianti – SI), Lux Lucis (Forte dei Marmi – LU), La Leggenda dei Frati (Firenze), Lume (Milano), Felix Lo Basso (Milano), La Tavola (Laveno Mombello – VA), 21.9 (Piobesi d’Alba – CN), Zappatori (Pinerolo – TO), La Madernassa (Guarene – CN), Nostrano (Pesaro – PU), Da Francesco (Cherasco – CN).

Ma ne escono: La Casa degli Spiriti (Costermano – VR), Castello di Trussio (Dolegna del Collio – GO), Maso Franch (Giovo – TN), Aquila Nigra (Mantova), Unico (Milano), La Locanda di Piero (Montecchio Precalcino – VI), Al Tramezzo (Parma), Il Cecchini (Pasiano di Pordenone), Antica Osteria al Teatro (Piacenza), Il Sole di Ranco (Ranco – VA), Il Flauto di Pan (Ravello – SA), All’Oro (Roma), Giuda Ballerino (Roma), Orso Grigio (Ronzone – TN), Vo (Torino), Il Povero Diavolo (Torriana – RN), L’Accanto (Vico Equense – NA).

Dando uno sguardo complessivo alle valutazioni dei giudici della Guida Michelin la Lombardia si attesta saldamente al vertice delle regioni culinarie italiane con 58 ristoranti stellati: 2 Tre Stelle, 6 Due Stelle, 50 Una Stella). Si riporta in seconda posizione il Piemonte, con 39 stellati, un tre stelle, quattro due stelle e 34 ristoranti a una stella, seguito dalla Campania che si aggiudica 39 ristoranti stellati come il Piemonte ma non vantando nessun ristorante a Tre Stelle deve accomodarsi un gradino più in basso. A seguire Veneto, Toscana. Da segnalare ancora che Lazio figura come la regione più dinamica grazie a otto ristoranti che ottengono una stella, di cui cinque concentrati nella capitale. Mentre nella classifica per provincia Napoli resta imbattibile con i suoi 23 ristoranti stellati.

Commenta