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Ristoranti chiusi? Consegna a domicilio: ecco la mappa

In tutta Italia molte attività commerciali non si fermano e tentano di resistere al Covid-19. Così fanno tanti ristoranti e botteghe proponendo ai clienti menu online e spesa a domicilio dopo aver aderito al decreto #iorestoacasa. Ecco una piccola guida fatta per voi da First&Food ai tempi della quarantena.

A Milano la consegna a domicilio sta funzionando anche per quei locali che di solito non propongono il delivery. Piatto forte della cucina italiana, la pizza arriva a casa anche in queste giornate poiché in molti hanno potenziato il servizio come hanno fatto Pizzium, Giolina e Marghe che su Facebook per gli anziani della zona di via Cadore e via Plinio consegna pane fresca e pizza. La pizzeria Crosta ha lanciato una raccolta fondi: due euro (uno del cliente, uno della pizzeria) da devolvere all’Ospedale Luigi Sacco di Milano per la ricerca.

Arriva a casa anche il sushi con il ristorante Wicky’s Innovative Japanese Cuisine che tutti i giorni aggiorna il proprio menu, mentre il più antico ristorante giapponese a Milano, Tomoyoshi Endo, ha pensato a un menù di pesce per la consegna con hosomaki, futomaki, sushi e donburi. Fra i classici milanesi, proprio in questi giorni è nato il servizio #Masuelliacasa della Trattoria Masuelli con un minimo d’ordine di 30 euro fra lasagne e vitello tonnato; il Gruppo Giacomo, nelle sue diverse declinazioni dalla rosticceria al bistrot, effettua un servizio di consegna gratuita per gli abitanti della zona di via Sottocorno, pranzo e cena.

Non rinuncia ad arrivare nelle abitazioni dei suoi clienti anche il tristellato Michelin, Da Vittorio a Brusaporto, Bergamo, che propone tre diversi tipi di menu da quattro portate ciascuno. La consegna del ristorante della famiglia Cerea non si limita solo all’area di Bergamo ma sconfina a Milano e Brescia. Si chiama invece Delivery Good il servizio dell’Osteria Valle Bresciana con tre menu per le mura domestiche (consegne nell’arco di 8 chilometri).

Anche Torino si è attrezzata per le ordinazioni online. La pizza portata a casa può essere quella in teglia alla romana di Tellia il cui pizzaiolo Enrico Murdocco nei giorni scorsi si è messo a disposizione per medici, infermieri e operatori della Protezione Civile e della Croce Rossa, in prima linea contro il Covid-19. Talmente tante le richieste che il menu delivery è stato ampliato a molte zone della città piemontese. Oppure si possono mangiare a casa gli agnolotti del plin, le acciughe al verde e la bagna cauda con verdure grazie allo storico albergo ristorante San Giors in Borgo Dora che ha approntato un menu ad hoc con vini, sette giorni su sette, a pranzo e a cena. Per i più golosi c’è anche la Gelateria Silvano di via Nizza che fa consegne con vaschette da 500 a 1.500 grammi: consegna gratuita per stracciatella, crema, pistacchio, nocciola e tanti gusti veg.

Hamburger Gourmet e birre artigianali con InFermento Pub di Faenza che ha avviato un servizio di consegna in funzione tutte le sere dalle 18.30 alle 22. A Cervia, consegne gratuite per i panini di Senape Laboratorio del Gusto attraverso l’app Senapelab, così come per le piadine Igp del locale Piadina del Mare sul lungomare Deledda. Dolci a domicilio con la Pasticceria Gualtieri di Firenze che porta torte dalle 12 alle 18 in tutta la città, mentre in Sant’Ambrogio C.Bio, la bottega biologica del notissimo Cibreo, consegna in ufficio o a casa verdura, pane, uova, latte ma anche piatti pronti.

Tantissime le possibilità anche a Bologna. Il Mercato Ritrovato, tradizionale appuntamento settimanale negli spazi della Cineteca, consegna a domicilio i prodotti a km zero dei produttori locali dopo che il sindaco Merola ha deciso di chiudere i i farmer’s market. In più, ai medici e gli infermieri il Mercato Ritrovato dona una sportina del Mercato come ringraziamento del loro lavoro di questi giorni. Penalizzati dal Coronavirus i ragazzi di Nasty Burger Club, che ha appena aperto in via San Mamolo: tramite My Menu e Just Eat consegnano i loro hamburger americani sia a pranzo che a cena. Oltre a Pizzium di Nanni Arbellini, anche Bianco Fiore consegna le pizze a casa. Chi si è organizzato è anche Ca’ Shin sui colli: lo chef Ivan Poletti prepara menu su misura in contenitori ecosostenibili, dalla giardiniera ai formaggi, dai tortellini alle tagliatelle al ragù. In omaggio a corredo un cestino di pane appena sfornato e a scelta una bottiglia di Lambrusco o di Pignoletto.

Anche la Macelleria Zivieri fa consegne a domicilio gratuite sotto le Due Torri e in provincia, sia i loro prodotti che alcuni piatti già pronti. Sono tanti gli chef che si sono rimboccati le maniche: da Massimiliano Poggi di Vicolo Colombina a Mario Ferrara di Scaccomatto. Curiose le due iniziative avviate da Luca Giovanni Pappalardo, chef della trattoria di cucina siciliana, Pane e Panelle: su Facebook ha creato il gruppo Chiedi allo chef e su You Tube sta tenendo alcune semplici e pratiche lezioni di cucina.

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