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Risparmio, Acri: gli italiani fiutano la ripresa e tornano a spendere, anche sulla casa

Il Rapposto Ipsos/Acri sul risparmio degli italiani segna un cambio di rotta: anche se per l’80% la crisi è ancora “grave”, tuttavia fa meno paura. Oltre 1 italiano su 3 è fiducioso nel futuro e il 37% riesce a risparmiare. Il 2015 si segnala come l’anno della riscossa per il mattone: la preferenza per l’investimento immobiliare risale al 29%

Risparmio, Acri: gli italiani fiutano la ripresa e tornano a spendere, anche sulla casa

Gli italiani guardano al futuro con più ottimismo, c’è meno paura di spendere e torna a cresce il favore per l’investimento immobiliare. A guidare il ritrovato ottimismo è il Nord Ovest del Paese.

E’ questa la fotografia dell’Italia, nel rapporto Ipsos/Acri sul risparmio e gli italiani al suo 15° anno. E conferma quello che le statistiche stanno raccontando: la ripresa è iniziata ma la crisi non è ancora del tutto finita.

“Tutte le aree del Paese denotano un miglioramento, ma questo è particolarmente visibile nel Nord Ovest, dove sono soddisfatte 2 persone su 3 (67% di soddisfatti, +9 punti percentuali rispetto al 2014). Al contempo si riduce il numero di coloro che denunciano un peggioramento del proprio tenore di vita”, spiega una sintesi della ricerca, presentata a Roma nella sede dell’Acri, l’associazione delle casse di risparmio italiane.

Molti italiani che vedono ancora una crisi “grave” (per l’80% degli intervistati) e duratura (fino al 2020 per tornare ai livelli pre-crisi) ma avvertono il miglioramento della propria personale situazione economica.

Anche dalle domande sul futuro emerge una nuova fiducia. “Oggi più di 1 italiano su 3 è fiducioso sul futuro dell’Italia (36%), mentre gli sfiduciati sono il 27%: in un anno il saldo, oggi +9, è migliorato di 24 punti percentuali”.

Il risvolto di questo ritorno di fiducia è che gli italiani hanno anche meno paura di spendere. Così per la prima volta da 4 anni quelli che non vivono tranquilli se non mettono da parte qualcosa sono meno di coloro che risparmiano solo se questo non costa loro troppe rinunce. La quota che nell’ultimo anno ha effettivamente risparmiato comunque cresce rispetto al 2014 di 4 punti percentuali, al 37% attuale, dato più alto dal 2010.

Il 2015 infine è l’anno della riscossa dell’investimento nella casa, segnale già presente nei dati di crescita boom delle nuove erogazioni di mutui bancari: la preferenza per il mattone risale di ben 5 punti percentuali, raggiungendo il valore del 29%. Era il 24% nel 2014 e il 70% nel 2006.

L’euro delude, come ormai da molti anni, con tre italiani su quattro che si dicono insoddisfatti, ma il 51% è sicuro che tra 20 anni avere la moneta unica sarà stato un vantaggio.

Pubblicato in: News

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