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Rio 2016, l’oro di Paltrinieri cancella la delusione della Pellegrini

L’entusiasmante vittoria di Paltrinieri, che ha vinto la medaglia d’oro nei 1.500 stile libero del nuoto e sfiorato il nuovo record del mondo, è entrata nel cuore degli italiani e cancellato la delusione di qualche giorno fa per la mancata medaglia di Federica Pellegrini – Splendido anche il bronzo di Detti.

Rio 2016, l’oro di Paltrinieri cancella la delusione della Pellegrini

Un oro pesantissimo, lunghissimo da prendere, 30 vasche da spettacolo però: Greg ha disputato la gara che voleva, ha fato tremare il record mondiale di Sun Yang per 1450 metri quando aveva mezzo secondo di troppo ed alla fine ha toccato in 14’34″57. Non ha avuto bisogno di migliorare il record europeo di maggio, ovvero la seconda prestazione della storia di 14’34″04, per diventare campione olimpico. Ma il tempo, come diceva lui, non contava davanti alla medaglia più prezioso, più prestigiosa, quella che ti fa entrare nella leggenda. Solo Federica Pellegrini ha vinto l’oro olimpico col record del mondo a Pechino, ma stavolta la campionessa veneta, attesissima alla sua quarta Olimpiade, ha fatto cilecca e a risollevare l’Italia del nuoto ci ha pensato il ragazzone di Carpi che si allena ad Ostia, alla sua seconda Olimpiade dopo il bello e promettente quinto posto di Londra 2012.

Greg diventa il terzo italiano (quarto con Fede tra le donne) campione a cinque cerchi dopo la doppietta di Fioravanti nella rana e di Massi Rosolino nei 200 misti a Sydney. Ha sbaragliato il campo nuotando come riusciva solo a Grant Hackett: pronti via e ci vediamo all’arrivo, così è stato anche stavolta, così riesce all’ultimo asso del nuoto azzurro, 21 anni di Carpi, primo nel ranking mondiale e primatista europeo dal 2014, oltre che campione del mondo e primatista mondiale in vasca corta dall’anno scorso.

Il simbolo della nuova generazione italiana che si sta facendo largo si allena ad Ostia con Stefano Morini. Poliziotto, è alto 191 centimetri e pesa 76 kg e la sua storia inizia In Emilia, dove il padre Luca, ex-nuotatore agonista di buon livello, gestisce la piscina di Novellara in provincia di Reggio Emilia. Fu proprio in quella piscina che il nuotatore carpigiano iniziò ad allenarsi sotto la guida del padre. La carriera di Gregorio iniziò nella rana, che rimase la sua specialità sino ai 12 anni. Successivamente, complice lo sviluppo fisico e la notevole statura, passò allo stile libero. Con dei risultati che lo hanno portato sull’Olimpo.

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