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Rinnovabili, la riscossa del produttore domestico

Uno studio presentato al Festival dell’Energia stima che nel 2020 il 20% del sistema elettrico italiano sarà assicurato dalla generazione distribuita. Ruolo determinante dei mini-impianti solari per uso domestico. Chiesa (Politecnico): il costo degli incentivi alle rinnovabili scende da 12 a 7 miliardi considerando la flessione dei prezzi che hanno generato

Rinnovabili, la riscossa del produttore domestico

Piccoli impianti verdi alla riscossa. Secondo uno studio di Bip-Business Integration Partners, la generazione distribuita salirà al 20% del sistema energetico italiano entro il 2020. Un ruolo determinante avrà l’installazione di mini impianti solari installati per uso domestico.

Inoltre, si scopre che in realtà le fonti rinnovabili sono meno costose di quanto si dica per le bollette elettriche degli italiani. Il peso effettivo delle energie ‘verdi’, ha osservato Vittorio Chiesa (Politecnico di Milano), va valutato anche in funzione dei risparmi che produce: l’effetto reale dell’incremento della produzione da rinnovabili tra il 2011 e 2014 può essere stimato in 7 miliardi € di maggiori costi. Rispetto alla quota complessiva degli incentivi erogati (12 miliardi € circa), è infatti necessario sottrarre la riduzione del Prezzo Unico Nazionale (PUN), generata proprio dal maggiore apporto delle rinnovabili.

I dati sono stati presentati al Festival dell’Energia, appuntamento annuale con i temi energetici, che quest’anno si è aperto giovedì a Milano e si concluderà oggi. Non poteva non mancare il tema della completa liberalizzazione dell’elettricità e del gas che scatterà, se il Ddl Concorrenza sarà approvato senza rinvii, a partire dal 1° gennaio 2018.

Conviene o no il mercato libero? E quali sono le garanzie chieste dai consumatori? Una ricerca commissionata a Episteme dall’Acquirente Unico, la società pubblica che attualmente compra l’energia per famiglie e piccole imprese in regime tutelato, rileva che la scarsa propensione a cambiare fornitore di energia è determinata in larga parte dalle ‘insidie’ legate alla migrazione: doppie fatturazioni, vincoli contrattuali, tempi di recesso troppo brevi.

Rispetto alla totale liberalizzazione del mercato dell’energia, che si profila all’orizzonte, i consumatori intervistati da Episteme chiedono la costituzione di un ente terzo rispetto alle istituzioni governative e alle associazioni dei consumatori. Un ente che fornisca informazioni, assistenza e servizi (comparazione offerte, trova prezzi…), parlando un linguaggio diretto e semplice.

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