Condividi

Rimbalzano le Borse europee e americane e Piazza Affari recupera sulla scia delle banche

Il rialzo dei titoli bancari ridà ossigeno alla Borsa italiana che rimbalza come tutti i principali listini europei, tranne Madrid – Importante anche la spinta di Wall Street – Bpm, Azimut e Intesa brillano a Milano – Soffrono invece i petroliferi: pesante il crollo di Saipem – La Cina mette un freno alla speculazione sui derivati – Domani parla Draghi

Rimbalzano le Borse europee e americane e Piazza Affari recupera sulla scia delle banche

Lo spunto per gli acquisti è arrivato oggi dai dati americani che, seppur a luci e ombre, hanno spinto Wall Street e permesso alle Piazze europee di chiudere una seduta volatile in territorio positivo. Il Dow Jones sale dello 0,84%, l’S&P500 dello 0,79% mentre sono tornate le vendite sui T-bond con il decennale che ha visto salire il rendimento al 2,18%. In Europa il Ftse Mib ha guadagnato lo 0,75% ma ha chiuso distante dai massimi intraday, Parigi +0,3%, Francoforte +0,32%, Londra +0,41%. Lo spread Btp/bund chiude a 120 punti base. In avvio ha aiutato i listini anche il piccolo tentativo di recupero di Shanghai che ha chiuso a +0,4%, recuperando terreno dopo un’apertura in calo del 4%. Secondo notizie di stampa, Pechino ha ordinato a 50 società di brokeraggio di investire fino a 100 miliardi di yuan in blue chips in modo da arginare l’emorrogia dei mercati. Si segnala che domani e venerdì Shanghai rimarrà chiusa per i tradizionali due giorni di commemorazione della fine della seconda guerra mondiale. Segno negativo invece per Tokyo che ha terminato la seduta in calo dello 0,39%.

In caduta libera ancora il petrolio con il Wti che cede il 2,7% a 44,18 dollari al barile. Il greggio è penalizzato dal dato sulle scorte settimanali Usa che sono cresciute molto più delle attese. Nella settimana conclusa il 28 agosto le scorte di petrolio negli Stati Uniti sono salite di 4,667 milioni di unità a 455,428 milioni, mentre gli analisti attendevano un aumento di 100.000 barili, dopo la discesa di 5,45 milioni di unità precedente. 

Sul fronte macroeconomico ha superato le attese la produttività nel mese di luglio che è salita al 3,3% dall’1,3% preliminare, contro attese di mercato ferme al 3%. Si tratta della variazione congiunturale più elevata dal quarto trimestre del 2013. In deciso rialzo, dell’11,3%, anche le richieste di mutui monitorati dalla Mortgage Bankers Association. Hanno invece deluso gli ordini alle fabbriche di luglio (+0,4%) e l’indice Ism di New York crollato a 51,1 punti.

Infine il dato Adp sugli occupati del settore privato Usa è salito a 190mila unità ad agosto, sotto le stime degli esperti di 200mila posti. Il mercato guarda ora ai dati complessivi sul mercato del lavoro che verranno diffusi venerdì mentre in serata di oggi sarà pubblicato anche il Beige Book. Attesa poi per la riunione sui tassi della Fed del 16-17 settembre e prima per il meeting della Bce di domani. Nell’Eurozona a 19 intanto il dato diffuso oggi sui prezzi alla produzione industriale di luglio ha segnato un calo dello 0,1%.

A Piazza Affari le banche trainano i rialzi: Bpm +4,43%, Intesa +2,47%. In evidenza anche Azimut +2,43%, Atlantia +1,64% e Mediaset +1,52%.

Fca chiude la seduta invariata dopo che si è esaurita la spinta dei dati sulle immatricolazioni in Italia che hanno fatto meglio del mercato. Telecom Italia +1,13%. Il gruppo beneficia dell’upgrade da parte di Rbs a outperform da market perform. Sul gruppo, però, secondo quanto riporta Repubblica, pende una multa fino a 207 milioni di euro. Secondo quanto scrive il quotidiano, l’Agcom ha respinto gli impegni presi dal gruppo per ovviare ai ritardi nell’attivare il servizio in fibra ottica sulle nuore reti Vodafone e Fastweb. In fondo al Ftse Mib le vendite si concentrano sui titoli legati al petrolio come Saipem -4,99% e Teneris -1,39%. Giù anche Autogrill -1,64%, Yoox -1,45% ed Enel Green Power -0,96%.

Commenta