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Mercato auto Italia: crescita del 7,5% ad aprile trainata da benzina e ibride. Elettriche in calo per ritardo incentivi

Il mercato auto italiano torna a crescere ad aprile (+7,5%) dopo il calo di marzo. Bene benzina e ibride, mentre le elettriche soffrono per il ritardo degli incentivi. Segno positivo anche per i trasferimenti di proprietà (+20,67%). Unrae rivede al rialzo le stime per il 2024 (+4,1%) a 1.630.000 unità, ma il gap con i dati pre-pandemia rimane ampio (-17,7% rispetto ad aprile 2019)

Mercato auto Italia: crescita del 7,5% ad aprile trainata da benzina e ibride. Elettriche in calo per ritardo incentivi

Ad aprile, il mercato automobilistico in Italia torna a crescere. Dopo un calo delle vendite a marzo del 3,7%, le immatricolazioni di nuove autovetture sono state 135.353, rispetto alle 125.884 dell’anno precedente, segnando un aumento del 7,52%. I trasferimenti di proprietà sono saliti a 446.631 rispetto ai 370.132 di aprile 2023, con un incremento del 20,67%. Un aumento attribuibile anche al fatto che aprile ha avuto due giorni lavorativi in più rispetto all’anno precedente.

Nel complesso del primo quadrimestre, con 586.665 unità immatricolate, c’è stata una crescita del 6,1% rispetto allo stesso periodo del 2023, ma rimane ancora un -17,7% rispetto al periodo gennaio-aprile 2019.

Unrae: “stime al rialzo per il 2024”

“Un quadro macroeconomico rafforzato e un primo trimestre migliore delle attese per le immatricolazioni di autovetture, portano a rivedere al rialzo di 30.000 unità la stima per il mercato nel 2024, con un volume totale previsto a fine anno di 1.630.000 auto, in crescita di circa 63.500 unità sul 2023 (+4,1%). Il confronto con il periodo pre-pandemia registra però ancora una distanza del 15,0% sul 2019” ha commentato Michele Crisci, Presidente dell’Unrae, l’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri.

Auto elettrica ancora in calo

Continua il calo di vendite per l’auto elettrica a causa del ritardo nell’approvazione degli incentivi, che non saranno legge prima della metà di maggio. L’attesa, spiega Crisci “riduce gli effetti sul mercato agli ultimi 4 mesi e protrae anche in aprile la paralisi di mercato per BEV e PHEV”. Ad aprile le auto a batteria (BEV) si fermano al 2,3% mentre le ibride plug-in (PHEV) al 3,3%.

Il motore a benzina cresce in volume guadagnando il 2,4% di quota, arrivando al 31,6% del totale in aprile e al 31,1% nel quadrimestre (+3,5 p.p.). Il diesel registra una forte flessione, scendendo al 14,4% di share in aprile (-5,4 p.p.) e al 15,0% nei primi quattro mesi (-4,6 p.p.). Il Gpl ha un andamento migliore del mercato, raggiungendo l’8,5% in aprile (+0,2 p.p.) e il 9,1% nel quadrimestre (+0,1 p.p.), mentre il metano rappresenta lo 0,2% sia nel mese sia nel quadrimestre. Le auto ibride aumentano, raggiungendo il 39,7% di quota in aprile e il 38,6% nel quadrimestre (+3,1 p.p.), con una quota del 10,7% per le ibride “full” e del 29,0% per le ibride “mild”.

Le richieste di Unrae per la mobilità sostenibile

L’Unrae sollecita con forza l’urgente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Dpcm annunciato da tre mesi e la messa in funzione immediata della piattaforma di Invitalia per lo sviluppo della mobilità a zero e basse emissioni. Ribadisce anche la necessità di correggere il nuovo schema di incentivi, anche se già migliorato, chiedendo l’eliminazione del tetto di prezzo per le auto con emissioni tra 0 e 20 g/Km o almeno la sua equiparazione a quello delle auto con emissioni tra 21 e 60 g/Km.

“Occorre poi che il Governo accompagni questa transizione in modo strutturale, dando a consumatori e operatori una chiara visibilità sul programma incentivi per i prossimi 2-3 anni” rimarca Crisci.

Inoltre, si propone una revisione del trattamento fiscale delle auto aziendali in uso promiscuo, suggerendo di agire sulla detraibilità IVA e sulla deducibilità dei costi in base alle emissioni di CO2 e di ridurre il periodo di ammortamento a 3 anni tramite i decreti attuativi della Delega Fiscale, per “favorire il rinnovo del parco circolante e la competitività delle imprese”.

Mercato auto: i dati di aprile

L’analisi del mercato automobilistico del mese mostra una migliore performance dei privati rispetto al mercato totale, guadagnando il 2,8% di quota al 50,9% (54,6% nel totale del quadrimestre, +1,2%). Le autoimmatricolazioni recuperano il 2,7% di quota, raggiungendo l’11,9% di share (10,1% nei primi quattro mesi). Il noleggio a lungo termine è l’unico canale in flessione, scendendo al 20,9% di quota sia in aprile sia nei primi quattro mesi (-5,8% e -5,1% rispettivamente), con un calo delle principali società Top. Il noleggio a breve termine migliora rispetto al mercato, raggiungendo il 10,9% di quota in aprile (8,9% nei primi quattro mesi, +2,9 p.p.). Le società hanno una crescita superiore al mercato, raggiungendo il 5,4% a fine aprile (+0,1 p.p.) e il 5,5% nei primi quattro mesi.

La nuova segmentazione mostra una perdita di quota delle berline nel segmento A, con un 10,9% di quota in aprile, e un forte aumento dei SUV all’1,8%. Nel segmento B, crescono sia le berline sia i SUV, rispettivamente al 22,2% e al 26,7% di share. Nel segmento C, calano sia le berline sia i SUV, arrivando rispettivamente al 4,5% e all’18,9% di quota. Nel segmento D, le berline recuperano quota (0,8%), mentre i SUV la perdono (5,4% di share). Nell’alto di gamma, entrambe le tipologie di carrozzeria crescono, con le berline all’0,2% di quota e i SUV all’1,4%. Le station wagon rappresentano il 4,2% del totale, gli MPV il 2,0% e le sportive lo 0,9%.

Dal punto di vista geografico, nel mese il Nord Est cede 1,1 punti, arrivando al 35,3% di quota (34,5% nel quadrimestre), grazie alla spinta del noleggio. Il Nord Ovest perde 1,4 punti, fermandosi al 27,1% di share (27,6% nel quadrimestre), mentre il Centro Italia guadagna 1,6 punti, salendo al 23,3% del totale (23,1% nel quadrimestre). L’area meridionale sale dello 0,6% al 9,6% e le Isole dello 0,4% al 4,8% (rispettivamente 10,0% e 4,8% nel quadrimestre). Le emissioni medie di CO2 delle nuove immatricolazioni registrano una lieve crescita (+0,5%) con 121,9 g/Km in aprile e 121,3 g/Km nel quadrimestre (+0,9%).

L’analisi delle immatricolazioni di marzo per fascia di CO2 riflette l’andamento delle auto completamente elettriche e delle ibride plug-in: la fascia 0-20 g/Km rappresenta il 2,9% del mercato, mentre la fascia 21-60 g/Km il 2,6% (3,4% e 2,5% rispettivamente nel quadrimestre). La fascia 61-135 g/Km rappresenta il 68,1% (68,5% nel quadrimestre), mentre le vetture da 136 a 190 g/Km raggiungono il 22,3% e quelle oltre i 190 g/Km il 2,1% (rispettivamente 21,7% e 2,0% nei primi quattro mesi).

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