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Ricchi e poveri: ecco dove aumenta il gap (e dove si riduce)

REPORT DI STANDARD LIFE – Forti aumenti della disuguaglianza sono stati registrati in Usa, Regno Unito, Svezia, Australia e Giappone – Aumenti meno marcati in Italia, Germania e Spagna – Nessun cambiamento o addirittura una diminuzione delle disuguaglianze in Olanda, Francia e Svizzera.

Ricchi e poveri: ecco dove aumenta il gap (e dove si riduce)

I 62 individui più ricchi di tutto il mondo detengono collettivamente più ricchezza della metà più povera della popolazione mondiale, sostiene un rapporto Oxfam. Ma la disuguaglianza globale sta davvero correndo freneticamente? Come sempre, la verità è molto più complicata. 

Per esempio, la dispersione del reddito equivalente a disposizione delle famiglie (i redditi post-imposte e i trasferimenti, il controllo per le dimensioni e la composizione dei nuclei familiari) per un’economia avanzata media è aumentato negli ultimi decenni. 

Le esperienze dei singoli paesi tuttavia differiscono enormemente, con forti aumenti della disuguaglianza registrati in Usa, Regno Unito, Svezia, Australia e Giappone, aumenti meno marcati in Italia, Germania e Spagna, e nessun cambiamento o addirittura una diminuzione delle disuguaglianze in Olanda, Francia e Svizzera.

I trend della diseguaglianza economica sono variati sensibilmente anche in seguito alla crisi finanziaria globale, ma va detto che nel corso del tempo le economie avanzate, nella media, hanno registrato un aumento del divario tra ricchi e poveri. 

I trend della diseguaglianza economica divergono ancora di più tra i mercati emergenti. La disuguaglianza ha subito un forte incremento in Russia, Cina e Indonesia, mentre gran parte del Sud America e dell’Africa ha registrato una notevole riduzione del divario tra ricchi e poveri, pur partendo da un livello elevato. 

Nel frattempo, sembra essere calata anche la dispersione di reddito globale, opportunità di vita e salute, principalmente grazie all’uscita dalla povertà di centinaia di milioni di cinesi e indiani, anche se questo effetto è stato in parte mitigato da redditi stagnanti nei paesi più poveri del mondo e dalla crescita accelerata del reddito per quanto riguarda l’1% più ricco della popolazione mondiale.

Curiosamente, il contrasto tra riduzione delle diseguaglianze a livello globale e crescente diseguaglianza nelle economie avanzate ha una spiegazione banale: la globalizzazione, che ha permesso alla manodopera qualificata in Asia di sostituire facilmente la manodopera meno qualificata nel mondo ricco. 

Ma non è tutto. Anche le competenze legate ai mutamenti tecnologici hanno svuotato la classe media in molte economie avanzate. L’immigrazione può avere un ruolo, mentre l’ampia varietà di esperienze nazionali mette in evidenza come le istituzioni possano amplificare o attenuare le pressioni macro. 

I politici dovrebbero prendere in considerazione tutte queste sfumature in modo che i tentativi di ridurre le disuguaglianze non siano inefficaci o addirittura controproducenti.

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