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Renzi supera il test sui titoli di Stato ma la Borsa resta debole anche se chiude in parità

Il governo supera la prima asta dei titoli di Stato con tassi ai minimi ma Piazza Affari, in linea con l’Europa, resta debole anche se recupera nel finale chiudendo in sostanziale parità – Pesante Prysmian, in ribasso anche Cnh, Tenaris, Snam e Tod’s – Corrono le banche e soprattutto Bpm, oltre a Banco Popolare e Mediobanca – Stabile lo spread.

Renzi supera il test sui titoli di Stato ma la Borsa resta debole anche se chiude in parità

Chiude quasi invariata Piazza Affari: indice FtseMib – 0,02%, a quota 20472. Parigi e Francoforte scendono dello 0,1%, Londra arretra dello 0,29%. Salgono solo Madrid (+0,51%) e Zurigo (+0,25%).

Dopo l’esito positivo dell’asta di Ctz il Btp a 10 anni è scambiato a un rendimento del 3,58%, lo spread è invariato a quota 193.

La Borsa americana recupera dopo il dato deludente sulla fiducia dei consumatori. I tre indici S&P500, Nasdaq e Dow Jones avanzano dello 0,2%.

L’indice di fiducia dei consumatori elaborato dal Conference Board è sceso a sorpresa a febbraio a 78,1 da 80,7 del mese precedente.

Tra gli investitori prevale la cautela in vista dell’audizione di giovedì di Janet Yellen sullo stato di salute dell’economia americana davanti alla commissione Finanze del Senato.

Tesla vola in rialzo del 13%, a 246 dollari, segnando il nuovo massimo storico, grazie alla vigorosa spinta di una banca d’affari come Morgan Stanley che ha alzato il target price da 153 dollari a 320 dollari.

Prende il volo la Banca Popolare di Milano (+6,93%), dopo la promozione di Goldman Sachs, che ha inserito il titolo nella Conviction Buy List. Equita Sim giudica buy l’istituto di piazza Meda attribuendogli il ruolo di eventuale aggregatore tra le Popolari lombarde.

Fra le banche, sale anche Banco Popolare (+2,88%). Positiva Monte Paschi (+0,44%). Quasi invariati i big Intesa (-0,08%) e Unicredit (+0,09%).

Deboli le assicurazioni: Generali -0,36%, UnipolSai -0,08%. Al contrario, è in sensibile ribasso Prysmian, uno dei leader mondiale dei cavi, che perde il 3,36% dopo aver diffuso i dati 2013. La società archivia il 2013 con margini in calo e conferma il dividendo dell’anno precedente.

In ribasso Finmeccanica (-0,91%). Salgono Fiat (+0,26%) e Pirelli (+1,2%). Cnh Industrial segna un ribasso dell’1,6%. In ritirata anche Brembo (-2,1%). Carraro +4,7%. 

I titoli oil accusano il calo del prezzo del greggio (Wti in calo dell’1,5% a 101,2 dollari al barile): Saipem scende dello 0,72%, Tenaris -0,91%. Fa eccezione Eni (+0,34%).

Arretrano Enel (-0,58%) e Telecom Italia (+0,52%). Sfida la legge di gravità Tiscali (+8,6%) alla decima seduta consecutiva di rialzo. Casca come una mela matura la matricola dei record, Moncler (-9,4%), che pure ha presentato risultati in linea con le attese.

Saras, infine, sale del 6,5%. Dopo la trimestrale, Mediobanca ha deciso di alzare la raccomandazione da Underperform a Neutral. Il target price è stato portato da 0,76 a 1,18 euro (+55%). 

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