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Renzi: “Se bloccano le riforme me ne vado”

Il Premier ha precisato che però non si dimetterà nel caso in cui il Pd restasse sotto il 30% alle imminenti elezioni europee – Intanto, questa mattina è stato reso noto che lo stipendio del Presidente del Consiglio e degli altri ministri ammonta a 114.796,68 euro lordi l’anno, la metà rispetto al tetto di 240 mila euro per lo stipendio dei manager pubblici.

Renzi: “Se bloccano le riforme me ne vado”

“Se non mi fanno fare le riforme, allora si che è fallito il mio progetto. E vado a casa”. Niente dimissioni, invece, se il Pd restasse sotto il 30% alle imminenti elezioni europee: “I sondaggi, in ogni caso, sono ottimi”. Queste le ultime precisazioni arrivate dal premier e segretario democratico Matteo Renzi, interventuo ai microfoni di “Radio Anch’io”. 

“Chi urla è il più grande alleato di chi frena le riforme – ha aggiunto, in riferimento a Beppe Grillo –, ma tanti cittadini, anche quelli che non votavano Pd, ora lo voteranno perché credono in questo tentativo di cambiamento. Ne sono sicuro”. 

Quanto alla recente risalita del differenziale Btp-Bund, secondo Renzi “è naturale che quando c’è una prospettiva di sviluppo i mercati mandino sotto lo spread: ora gli operatori leggono i giornali, ma io non credo ai burattinai”.  

Intanto, questa mattina è stato reso noto che lo stipendio del Presidente del Consiglio e degli altri ministri ammonta a 114.796,68 euro lordi l’anno, ovvero la metà rispetto al tetto di 240 mila euro imposto allo stipendio dei super-manager pubblici. Renzi, inoltre, guadagnava di più come sindaco: 145.272 euro nel 2012.

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