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Renzi: “E’ Macron il modello di Italia Viva”

Chiudendo la decima edizione della Leopolda Matteo Renzi ha tracciato l’identikit di Italia Viva: modello Macron, niente alleanze strutturali con i Cinque Stelle, competizione leale con il Pd, ipoteca europeista sul prossimo Presidente della Repubblica, lotta aperta al populismo e al sovranismo di Salvini – VIDEO.

Renzi: “E’ Macron il modello di Italia Viva”

Modello Macron: è questo il punto di riferimento di Italia Viva, la nuova formazione politica lanciata da Matteo Renzi e tenuta oggi a battesimo alla Leopolda, la vecchia stazione di Firenze dove i renziani si riuniscono da 10 anni per lanciare progetti politici, idee e proposte di riforme.

Nel suo discorso finale, spesso interrotto da ovazioni, Renzi ha tracciato l’identikit di Italia Viva: no all’alleanza strutturale con i 5 Stelle, competizione leale con il Pd, porte aperte a chi vorrà uscire dal Pd come da Forza Italia, sostegno critico ma senza ultimatum al Governo Conte 2 – il che non significa che l’attuale premier resterà a Palazzo Chigi per tutta la legislatura -, prenotazione di un Presidente della Repubblica europeista, modello Macron.

Renzi ha spiegato ancora una volta che non ha nessuna intenzione di mettere in discussione il Governo ma di voler stare in maniera attiva e propositiva nella maggioranza, cambiando quel che c’è da cambiare nella nuova manovra di bilancio, senza mettere in discussione i saldi finali, e raccogliendo le aspirazioni di sviluppo e di equità sociale del ceto medio.

L’impronta di Italia Viva è fortemente europeista e, a differenza di quel che avrebbe voluto fare Matteo Salvini se avesse vinto le elezioni, dice fin da ora che il prossimo Presidente della Repubblica dovrà avere una forte connotazione europeista.

E’ proprio alle forze riformiste più europeiste del Vecchio Continente che guarda Renzi e in particolare al modello Macron, il presidente francese con cui è in sitonia da sempre anche perchè ha saputo lanciare un vasto programma di riforme, difendere l’Europa dai populismi e rottamare i vecchi partiti con una maggioranza popolare trasversale.

Sul piano delle alleanze interne, Renzi ha escluso accordi strutturali con i Cinque Stelle, segnando una prima netta differenza con il Pd di Nicola Zingaretti, rispetto al quale però non ci sarà nessuna guerra ma una competizione leale. I nemici di Italia Viva sono altri: i populisti, i sovranisti, i razzisti e i fascisti.

Italia Viva spera di raggiungere consensi a due cifre e lavorerà per questo aprendo le porte a tutti quelli che vorranno aderire, sia che provengano dal Pd e dai Cinque Stelle sia che arrivino da Forza Italia.

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