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Renzi: dal 2015 bonus bebè, 80 euro per 3 anni alle neo-mamme

Così sarà impiegato il mezzo miliardo destinato alle famiglie dalla legge di Stabilità – “Regioni arrabbiate per i tagli? Gli passerà” – Sulla questione gay e diritti civili, il Premier ha detto che “la legge alla tedesca è un buon punto di mediazione. I tempi? Subito dopo la riforma elettorale, che andrà entro l’anno”.

Renzi: dal 2015 bonus bebè, 80 euro per 3 anni alle neo-mamme

Arriva il bonus bebè. Con una mossa a sorpresa, ieri sera dal salotto di Barbara D’Urso su Canale 5 il premier Matteo Renzi ha annunciato una novità per le neo-mamme: “Dal primo gennaio del 2015 daremo gli 80 euro anche a tutte le mamme che fanno un figlio, per i primi tre anni. Si tratta di mezzo miliardo destinato alle famiglie” nella legge di Stabilità. 

Quanto alla manovra, “sono arrabbiati un po’ tutti: regioni, sindacati, magistrati. Io non ho la verità in tasca. Noi siamo al governo da otto mesi e o tutti facciamo uno sforzo insieme restituendo i soldi ai cittadini o non c’è futuro. Le Regioni sono arrabbiate? Gli passerà”. 

I possibili tagli alla sanità da parte dei governatori in conseguenza dei tagli da quattro miliardi imposti loro dalla legge di Stabilità sono “una vergogna solo dirlo – ha aggiunto Renzi -. Forse non ci saranno troppe asl o non è strano che una siringa in una parte d’Italia costi il doppio rispetto ad un’altra, o non ci saranno troppi supermanager?”.

Sulla questione gay e diritti civili, il Premier ha detto che “la legge alla tedesca è un buon punto di mediazione e consente di avere alle persone dello stesso sesso i diritti civil. I tempi? Subito dopo la riforma elettorale, che è leggermente slittata ma ragionevolmente andrà entro l’anno, la proposta già pronta comincerà l’esame dal Senato”.

Intanto, la manovra sarà oggi al Quirinale. La priorità del governo, tuttavia, è ottenere la sicurezza del via libera della Commissione europea al testo. Secondo alcune fonti potrebbe partire in questi giorni  una missiva tecnica all’indirizzo di Roma. Questo per avere chiarimenti preventivi in vista del giudizio finale sulla Legge, che arriverà solo il 29 ottobre.  

Ma per il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, ieri ospite a “In mezz’ora” di Lucia Annunziata, “i colleghi europei hanno detto che andiamo nella direzione giusta. Il deficit-Pil continua a scendere, l’obiettivo strutturale continua a migliorare. Il programma delle riforme è importante. Noi pensiamo di essere assolutamente in regola”.

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