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Renault sprofonda e Fca rimbalza dopo la rottura ma le Borse sono in rialzo

La rottura della fusione tra Fca e Renault si fa sentire anche in Borsa ma chi ne fa le spese sono soprattutto i francesi – I mercati , tutti positivi, attendono il via libera di Draghi al nuovo TLTRO per le banche

Renault sprofonda e Fca rimbalza dopo la rottura ma le Borse sono in rialzo

Suonala ancora Mario. I mercati europei chiedono a gran voce a Mario Draghi di intonare, per l’ultima volta, il “whatever it takes” che ha preceduto il varo del Qe ed il salvataggio dell’euro. Sull’onda di questa speranza le Borse europee viaggiano in terreno positivo, a partire dai listini della periferia più sensibili agli annunci sui prestiti Tltro. Piazza Affari avanza dello 1,1% oltre quota 20.300, in linea con Madrid. Parigi e Francoforte salgono dello 0,6%. Londra +0,6%. 

In attesa della conferenza stampa di Draghi, l’euro si apprezza su dollaro a 1,124 (+0,2%).  Lo spread è a 273 punti base per un rendimento del Btp dieci anni al 2,45%.

Nel giorno del ritiro dell’offerta Fca su Renault l’indice automotive è in rialzo dello 0,2%. In calo c’è solo Renault -6%, tutti gli altri componenti salgono o sono sulla parità. Fiat Chrysler ha annullato il -3% di inizio seduta, ora il titolo è in lieve rialzo. Peugeot +2,5%. Intanto fonti sindacali rivelano che Ford chiuderà il suo stabilimento a Bridgend, nel Galles, a settembre 2020. La chiusura porterà alla perdita di 1.700 posti di lavoro. A Milano Exor scende dello 0,6%, Ferrari +1,2%; CNH +1,12%.

Bene le banche in attesa dei segnali di Francoforte: Unicredit +1,5%. Intesa Sanpaolo +0,8%. Ubi Banca +2,5%. 

Banca Popolare di Sondrio +1%. Fitch taglia il rating di lungo periodo. Sale anche Banca Monte Paschi +1%, che ha avviato le pratiche per sbarazzarsi di 500 milioni di euro di crediti deteriorati (Unlikely to Pay). Banco Bpm +0,8%, ha concluso l’ultima fase del progetto Ace, con la creazione della piattaforma per la gestione degli Npl.

Nel gestito bene Poste italiane +1,5%. Azimut -1%. Ubs ha tagliato il giudizio a Sell. Sale Nexi +1,5%, che entra da lunedì 24 giugno nell’indice Ftse Mib, esce Banca Generali -0,7%. 

Continua la marcia delle utilities: Enel +1,5%. A2A +1,4%, Italgas +0,68%. 

Bene anche i petroliferi: Saipem +1,3%. Eni +1,3%. 

Vivaci Salvatore Ferragamo +3 e Leonardo +2,6%. Mediaset +1%. La partecipata ProSiebenSat.1 ha annunciato la creazione di una joint-venture con RTL Group.

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