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Regione Lombardia, arrestato l’assessore Pdl Domenico Zambetti: soldi alle cosche in cambio di voti

L’assessore alla Casa Domenico Zambetti (Pdl) è stato arrestato con l’accusa di voto di scambio – Avrebbe pagato 200 mila euro alla ‘ndrangheta per acquistare 4.000 voti – E’ il tredicesimo consigliere regionale su 80 dell’attuale assemblea a finire sotto inchiesta, nonché il quinto assessore delle varie giunte Formigoni a essere arrestato.

Regione Lombardia, arrestato l’assessore Pdl Domenico Zambetti: soldi alle cosche in cambio di voti

Ancora guai giudiziari nel Pirellone. Domenico Zambetti, esponente del Pdl e assessore alla Casa della Regione Lobardia, è stato arrestato questa mattina con l’accusa di voto di scambio. Gli inquirenti ritengono che abbia pagato 200 mila euro alla ‘ndrangheta per acquistare 4.000 voti.

Il numero uno della Regione, Roberto Formigoni, ha subito escluso che l’arresto di un membro della sua giunta possa spingerlo a dimettersi dalla presidenza: “Si tratta di accuse estremamente gravi – ha detto -, ma riguardano l’assessore Zambetti, che è già stato sollevato dal suo incarico”.

L’ordinanza firmata dal gip Alessandro Santangelo riguarda oltre a Zambetti anche Ambrogio Crespi, fratello minore di Luigi, ex sondaggista prediletto da Silvio Berlusconi. Proprio Crespi, secondo l’accusa, avrebbe rastrellato i voti nei quartieri periferici di Milano grazie ai suoi numerosi contatti con la malavita organizzata.

Zambetti è il tredicesimo consigliere regionale su 80 dell’attuale assemblea a finire sotto inchiesta. E’ anche il quinto assessore delle varie giunte Formigoni a essere arrestato. Prima di lui la stessa sorte era toccata a Guido Bombarda (Formazione professionale), Piergianni Prosperini (Turismo), Franco Nicoli Cristiani (Ambiente, Commercio) e Massimo Ponzoni (Protezione civile, Ambiente).

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