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Regeneration 20|30: cultura e sapere per un nuovo modello rigenerativo

Regeneration 20|30: cultura e sapere per un  nuovo modello rigenerativo

Una nuova organizzazione per lo sviluppo sostenibile e un’ economia rigenerativa. Primo appuntamento pubblico ad ottobre a Parma. 

La cultura, gli investimenti e un dialogo multilaterale. Un gruppo di imprenditori ed alcune individualità si alleano in “ Regeneration 20|30”, una nuova organizzazione per lo sviluppo sostenibile. Davide BollatiMaria Paola Chiesi , Andrea IllyOscar di Montigny ,sono i primi manager a partire con il sostegno della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, Il Centre for Bhutan Studies ,l’Accademia Pontificia delle Scienze Sociali e il Sustainable Development Solutions delle Nazioni Unite, presieduto dall’economista ambientale Jeffrey D. Sachs. L’esordio ufficiale con best practice e idee per imboccare la strada giusta, a Parma, Capitale Italiana della Cultura 2020-21, il 15 e 16 ottobre prossimi.

Loro sono i primi “illuminati” a voler dare gambe ad un progetto ampio per cambiare il paradigma economico e sociale estrattivo a favore di un paradigma nuovo, capace di rigenerare persone, economia e ambiente. Il punto di partenza- hanno detto all’Agenzia aise – è un documento d’impegno con tre pilastri fondamentali : Economia Rigenerativa, Lotta al Cambiamento Climatico, Felicità Mondiale. Temi già  sviluppati da altre organizzazioni con le quali gli imprenditori collaboreranno. C’è spazio per la ricerca, la cultura , per una rappresentazione del domani non ripetitiva, con schemi e percorsi innovativi. 

Quello che è interessante da capire  è  se il percorso immaginato raccoglierà adesioni tali da farlo diventare un altro punto di forza della mobilitazione green italiana. Le buone intenzioni di costruire una piano d’azione e un toolkit che consenta agli aderenti di implementare progressi nelle tre aree ci sono. Avranno sicuramente bisogno di sostegno ed energie se, come hanno anticipato e ben sappiamo, il tempo per svoltare è breve. Certo, il quadro nazionale non è esaltante. Scontiamo una lunga serie di ritardi operativi , una certa quanto inconcludente narrazione ambientalista nelle parole di improvvisati custodi della cosa  pubblica, centri pensanti del Paese lasciati fuori. Ci vengono in mente le originali idee di Adriano Olivetti nella ricostruzione post bellica e  la tenacia ,circondato da gente di pensiero, per realizzarle . 

Gli imprenditori di “Regeneration 20|30 “ hanno dalla loro la sensibilità alle tematiche della sostenibilità . Da qui ad ottobre ed oltre devono essere capaci di coinvolgere  intellettuali, artisti, ricercatori per un autentico cambio di passo  davanti allo stanco racconto della politica. Cosa c’è di diverso in ciò rispetto a quando devono rilanciare le loro aziende e ricorrono a specialisti ? Non abbiamo più di 10 anni per invertire la rotta in termini di emergenza climatica– oggi la madre di tutte le cause – dicono. Vogliono impegnarsi per un nuovo modello rigenerativo con al centro felicità ,benessere individuali e collettivi, eguaglianza sociale. Per farlo, la cultura e il sapere restano il carburante migliore.

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