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Regali di Natale online? Occhio alle truffe, l’Antitrust sospende due siti

Approfittando della fiducia di migliaia di consumatori intenzionati a comprare online i loro regali di Natale due siti percepivano l’importo richiesto anche per prodotti non disponibili o la cui reperibilità richiedeva molto tempo. L’Antitrust ne sospende l’attività.

Regali di Natale online? Occhio alle truffe, l’Antitrust sospende due siti

Le truffe di Natale non sono, purtroppo, una novità. Alcuni commercianti molto zelanti decidono infatti di sfruttare la tendenza all’acquisto e la corsa ai regali tipica del periodo per guadagnare a danno del consumatore. All’epoca di internet in particolare, tantissime persone hanno deciso di comprare i loro doni su sul web, risparmiando tempo e denaro, rivolgendosi a siti più o meno fidati. Il problema sta proprio in questo “più o meno”, perché quando non si è sicuri dell’affidabilità di un sito web è sempre meglio non acquistare nulla. Il rischio è infatti quello di svuotare il proprio portafogli e non ricevere in cambio nulla.

Non a caso l’Antitrust ha deciso di sospendere l’attività di due siti: phoneshopping.it e bitprice.it. Entrambi avrebbero annullato ordini senza corrispondere i dovuti rimborsi relativi a smartphone, tablet e prodotti informatici. L’Autorità ha dunque deciso di bloccare il servizio per la particolare lesività degli interessi dei consumatori: le aziende percepivano immediatamente l’importo richiesto, anche quando il prodotto non risultava disponibile o la cui reperibilità richiedeva molto tempo.

Andando sull’homepage dei due siti si leggono infatti i seguenti messaggi: “il sito non accetta nuovi ordini” (phoneshopping.it) e “Il sito rimane momentaneamente offline per problemi finanziari ed amministrativi” (bitprice.it).

L’Antitrust fa sapere che il monitoraggio sul settore del commercio elettronico va avanti da vari mesi. Nell’ambito di questi controlli ha sospeso l’attività della società MOBILE STORE S.r.l. e della società WM S.R.L.S. che operavano rispettivamente attraverso i sitihttp://www.phoneshopping.it/ e http://www.bitprice.it, offrendo in vendita prodotti informatici. I provvedimenti cautelari sono stati assunti a seguito di numerose segnalazioni e sulla base delle evidenze raccolte nelle indagini congiunte svolte con il Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza, attraverso cui è stato possibile accertare percentuali molto alte di ordini annullati e per i quali i consumatori non hanno ricevuto il rimborso del prezzo loro spettante.

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