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Referendum, Padoan non va all’Europgruppo

Il ministro dell’Economia sarà sostituito dal direttore generale del Tesoro Vincenzo La Via – Scelta obbligata dopo le dimissioni di Renzi: Padoan, inoltre, è uno dei candidati alla successione del premier dimissionario in caso di formazione di un governo lampo.

Pier Carlo Padoan ha annullato il suo viaggio a Bruxelles e non parteciperà alla riunione dell’Eurogruppo di oggi e a quella di domani dell’Ecofin. A renderlo noto è un portavoce del ministero dell’Economia: la scelta di Padoan, naturalmente, è legata al risultato del Referendum costituzionale e alle conseguenti dimissioni del premier Matteo Renzi. Al suo posto, parteciperà alla riunione il direttore generale del Tesoro Vincenzo La Via.

Il nome di Padoan, inoltre, è anche uno di quelli che rientrano nella rosa dei possibili candidati a succedere a Renzi nel caso in cui il presidente della Repubblica decida di formare un governo lampo.

In ogni caso, l’assenza del ministro dell’Economia dal tavolo di Bruxelles rischia di penalizzare l’Italia nelle difficili trattative con l’Europa riguardo ai decimali di sforamento del deficit programmato, anche se la manovra è già stata approvata dalla Camera. Tra la manovra italiana e le cifre indicate dalla Commissione ballerebbero circa 5 miliardi. Il saldo potrebbe essere negoziato al meglio in caso di una continuità istituzionale e di Governo gradita all’Europa.

Intanto, da Bruxelles arrivano le prime dichiarazioni sui risultati del Referendum Il commissario agli Affari economici Pierre Moscovici, entrando all’Eurogruppo ammetta che “siamo stati tutti toccati dall’esito del referendum”. Anche se Renzi ha scelto di dimettersi, ha aggiunto, “voglio dire che è stato un buon premier che ha fatto importanti riforme sociali ed economiche. Abbiamo fiducia nelle autorità italiane, è un Paese solido su cui possiamo contare”.

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