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Referendum in Svizzera sui salari minimi verso il flop

Referendum in Svizzera: le previsioni della vigilia per la consultazione di oggi indicano la vittoria dei no ai salari minimi, del sì contro i pedofili, mentre resta in forse l’acquisto di aerei per l’esercito.

Referendum in Svizzera sui salari minimi verso il flop

Svizzera verso il flop dell referendum sul salario minimo.

Oggi gli svizzeri saranno chiamati alle urne per pronunciarsi su un referendum promosso dai sindacati in favore di un salario minimo di 22 franchi l’ora, 3250 euro al mese,  che porterebbe la Confederazione ad avere il salario minimo “più alto del mondo”.

Tuttavia il referendum, osteggiato dal governo, non dovrebbe superare il quorum: il 64% degli elettori è contrario ed il numero è in forte crescita, a fronte di solo il 30% dei favorevoli, il 6% rimanente è costituito dagli indecisi. Per i promotori del referendum “è una vergogna che in un paese ricco come la Svizzera un lavoratore su dieci guadagni meno di 22 franchi l’ora”, per il governo invece non è una buona idea poiché “rischia di far scomparire i posti di lavoro la cui retribuzione è inferiore a tale cifra”

Inoltre,gli svizzeri dovranno pronunciarsi anche sull’iniziativa popolare contro i pedofili, che chiede che ogni persona condannata per atti di pedofilia non possa più lavorare a contatto con minorenni, e su un referendum contro l’acquisto di 22 nuovi aerei da combattimento per l’esercito. Stando alle indiscrezioni, l’iniziativa contro i pedofili “dovrebbe essere accolta”, al contrario di quella contro la Legge federale  sul fondo per l’acquisto dell’aereo da combattimento Gripen, il cui esito appare incerto.

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