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Referendum eutanasia bocciato: la Consulta giudica “inammissibile” il quesito

La decisione dei giudici non riguarda la legge sul fine vita, che torna all’attenzione del Parlamento – Oggi la Consulta decide sui quesiti su cannabis per uso personale e giustizia

Referendum eutanasia bocciato: la Consulta giudica “inammissibile” il quesito

La Corte costituzionale ha giudicato inammissibile il referendum sull’eutanasia. L’iniziativa era stata promossa dall’Associazione Luca Coscioni, che aveva raccolto un milione e 200mila firme.

Secondo i giudici costituzionali, “il quesito è inammissibile perché, a seguito dell’abrogazione, ancorché parziale, della norma sull’omicidio del consenziente, non sarebbe preservata la tutela minima costituzionalmente necessaria della vita umana, in generale, e con particolare riferimento alle persone deboli e vulnerabili”.

Di fatto, la decisione della Consulta è di non tagliare parti dell’articolo 579 del Codice penale, perché ciò che rimarrebbe in vigore si presterebbe ad abusi a danno dei più deboli.

La legge sull’eutanasia

La scelta dei giudici, però, non ha conseguenze per quanto riguarda la legge incanalata (e impantanata) in Parlamento. Anzi, il pronunciamento ha spinto molti politici a chiedere di riprendere in mano al più presto quel testo per sanare un grave vuoto legislativo italiano.

Per il segretario del Pd, Enrico Letta, “il Parlamento adesso deve approvare la legge sul suicidio assistito secondo le indicazioni della Corte”. E Giuseppe Conte, nella riunione dei parlamentari M5S, dice che ora “bisogna correre più decisi e sollecitare le altre forze politiche a portare avanti quella legge”.

I quesiti sulla cannabis e sulla giustizia

Oggi la Corte costituzionale dovrà decidere su altri sette possibili referendum: la liberalizzazione della cannabis per uso personale più sei quesiti sulla giustizia, che comprendono la netta separazione delle funzioni dei giudici (di fatto, la separazione delle carriere), la responsabilità civile “diretta” dei magistrati e la cancellazione totale della legge Severino sull’incandidabilità e decadenza dei politici condannati.

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