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Reddito di inclusione (Rei), boom di richieste: ecco come fare

Dal primo gennaio è operativa la nuova misura di contrasto alla povertà – Le domande, già oltre quota 75mila secondo l’Inps, arrivano soprattutto da Campania, Sicilia e Calabria – Ecco tutto quello che c’è da sapere sul Rei: requisiti, importo, durata, procedura.

Il nuovo reddito di inclusione (Rei) sta riscuotendo successo soprattutto al Sud. Dal primo dicembre (data da cui si possono inviare le richieste) fino al 2 gennaio, l’Inps ha ricevuto 75.885 domande. Lo comunica lo stesso Istituto di previdenza, precisando che le Regioni da cui è stato trasmesso il maggior numero di richieste sono la Campania, con 16.686 (pari al 22% del totale), e la Sicilia, con 16.366 (il 21,4%). Segue la Calabria con 10.606 domande (14,0%).

Da Lombardia e Lazio è arrivato quasi lo stesso numero di domande: 5.338 (7,0%) e 5.237 (6,9%). All’estremo opposto della classifica c’è una strana coppia: Puglia e Provincia Autonoma di Trento, da dove non risultano trasmesse domande. Dalla Provincia Autonoma di Bolzano, invece, sono arrivate solamente otto domande.

Il reddito di inclusione è operativo dal primo gennaio e potenzialmente le famiglie con i requisiti per ottenerlo sono oltre 660mila.

Ecco una breve guida con tutto quello che c’è da sapere.

CHE COS’È IL REDDITO DI INCLUSIONE

Si tratta di una misura di welfare nazionale volta a contrastare la povertà. Per accedere bisogna avere la carta Rei, su cui viene caricato un importo ogni mese. La carta, con cui è possibile acquistare una serie di beni, si può utilizzare anche come bancomat per prelevare fino alla metà dell’importo erogato mensilmente.

Non solo: il rei prevede anche un progetto personalizzato per l’inclusione sociale e lavorativa. L’obiettivo è aiutare le famiglie che ne hanno bisogno a uscire dalla povertà.

I REQUISITI

Il Rei è destinato alle famiglie con minori, disabili, donne incinte a quattro mesi dal parto e over 55 disoccupati.

Per averne diritto, sono previsti e seguenti requisiti economici per i nuclei familiari:

  • Isee pari o inferiore a 6mila euro e un reddito equivalente pari o inferiore a 3mila euro;
  • patrimonio immobiliare (esclusa la casa dove si abita) di valore non superiore a 20mila euro;
  • patrimonio mobiliare di valore non superiore a 10mila euro, che diventano 8mila per le coppie e 6 mila per i soggetti singoli.

Sono previsti anche dei requisiti non economici.
Potranno accedere al Rei:

  • cittadini italiani;
  • cittadini comunitari;
  • familiari di cittadini italiani o comunitari che non hanno la cittadinanza in uno Stato Ue;
  • titolari del diritto di soggiorno permanente;
  • cittadini stranieri in possesso del permesso di soggiorno Ce per soggiornanti di lungo periodo;
  • titolari di protezione internazionale (asilo politico, protezione sussidiaria) residenti in Italia da almeno due anni al momento della presentazione della domanda.

IMPORTO E DURATA

L’importo del Rei andrà da un minimo di 187,5 euro al mese a un massimo di 485,4 euro (5.824,80 l’anno), la stessa cifra dell’assegno sociale Inps. Il peso dell’assegno varia in base alla composizione del nucleo familiare e alla coesistenza con altri trattamenti assistenziali.

Il reddito d’inclusione sarà erogato per 18 mesi, passati i quali non potrà essere rinnovato prima che siano trascorsi altri sei mesi. In caso di rinnovo però, la durata massima scende a 12 mesi.

COME FARE DOMANDA

Le domande si possono presentare al Comune, che entro 10 giorni lavorativi deve verificare il possesso dei requisiti e a girare la richiesta all’Inps. L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale effettua a sua volta dei controlli, per poi passare all’erogazione attraverso la carta Rei.

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