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Rcs, banche, Telecom: quante scintille a Piazza Affari. Stamani avvio in rialzo

Dopo 16 anni si scioglie il patto di sindacato di Rcs, che da oggi è più contendibile – Grandi movimenti nell’azionariato Telecom: Fossati oltre il 5% – Milano stamani inizia positiva – Il Governo promette più deducibilità fiscale su svalutazioni e perdite sui crediti e le banche festeggiano: oggi la legge di Stabilità – Schiarita sul budget americano

Rcs, banche, Telecom: quante scintille a Piazza Affari. Stamani avvio in rialzo

“Abbiamo fatto grandi progressi, ma non c’è ancora l’accordo”. E’ bastata questa dichiarazione di Harry Reid, capogruppo democratico al Senato Usa per riportare il sereno sulle Borse asiatiche. Tokyo si avvia a chiudere con un rialzo dello 0,3%, fa ancora meglio Hong Kong +0,5%. I listini restano comunque ostaggio del confronto politico sul bilancio in atto a Washington. Ieri, in serata, il barometro puntava verso il sereno con l’annuncio di un incontro fra il presidente americano Barack Obama e i leader del Congresso.

La decisione successiva di posticipare l’incontro per concedere ai leader del Senato di continuare a trattare ha alimentato l’ottimismo dei listini. L’Indice Dow Jones ha chiuso in ascesa dello 0,42%, a 15.300,94, S&P 500 +0,4%, a 1.710 e Nasdaq +0,62% a 3.815,27. Le Borse europee , incerte, hanno atteso ieri una schiarita sul debito Usa. La Borsa di Londra ha guadagnato lo 0,3%, Parigi e Francoforte hanno chiuso invariate. A Milano l’indice Ftse Mib ha chiuso con un rialzo dello 0,19% a quota 18917 dopo aver toccato un minimo a 18. 779. Il differenziale Btp/Bund ha chiuso in lieve calo a 240 punti base con un rendimento sul decennale del 4,26% (241 punti base con un tasso del 4,27% lo spread Bonos/Bund). La giornata ha offerto numerosi spunti, a conferma della ritrovata vivacità del mercato.

TOD’S SCIVOLA NELLA GIORNATA DEL LUSSO 

Milano hub finanziario del lusso? Si può tentare, viste le premesse.
a) Moncler ha annunciato ieri l’avvio dell’iter per la quotazione, prevista entro dicembre. A vendere sono i fondi Eurazeo, Carlyle e Progressio.
b) L’arrivo di Moncler precederà il prossimo sbarco di almeno quattro matricole del settore moda in Piazza Affari, anticipa l’ad di Borsa Italiana Raffaele Ierusalmi all’evento “Luxury & Finance 2013”. organizzato a Milano da Borsa Italiana. L’obiettivo è di fare del mercato di Milano l’hub del settore. 
c) Folla a palazzo Mezzanotte ieri per le presentazioni (in tutto 155) delle imprese quotate o non ancora quotate (13 in tutto) agli analisti (130, in grande maggioranza non italiani ). Per l’occasione non sono mancate sorprese e delusioni.

Ne ha fatto le spese Tod’s in calo del 4,9%: le vendite sul mercato domestico, hanno confermato i manager del gruppo, continuano a segnare il passo. Barclays ha confermato sul titolo il rating underweight, mentre ha alzato il target price da 93 euro a 101 euro per riflettere il re-rating del settore. Gli analisti hanno questa raccomandazione poiché credono che l’alta esposizione all’Italia, per il 40% delle vendite, unita ad un’elevata esposizione al wholesale, sempre del 40%, porterà la società a crescere di meno rispetto ai concorrenti. Scende anche Ferragamo-1,8%. Nonostante Barclays abbia confermato la raccomandazione overweight e il target price a 27,5 euro. Luxottica -0,5%: per Barclays il rating è overweight e il prezzo obiettivo a 43 euro. Yoox -1,3%, Brunello Cucinelli-2,2%. Gli investimenti del gruppo nel 2013 raggiungeranno i 40 milioni. 

BANCHE, L’OSSIGENO ARRIVA DAL DEF 

Buone nuove per il settore dovrebbero arrivare dalla Legge di Stabilità: le svalutazioni e le perdite sui crediti alla clientela delle banche saranno deducibili in cinque anni e non più sugli attuali diciotto anni. Nella bozza di articolato si legge che la misura di deducibilità riguarda svalutazioni e perdite su crediti gà realizzate nel 2013. Sul listino, in scia al Banco Popolare +4,5% sono salite MontePaschi+2,7%,Mediobanca +1,5%, Ubi Banca +2,3%, Pop.Emilia +1,9%. Restano invece indietro le due big del credito: Unicredit +0,1%, Intesa -0,4%.

Quasi invariata Pop.Milano (+0,3) nel giorno della presentazione della bozza di statuto “pensata” dal presidente del consiglio di gestione Andrea C. Bonomi. La proposta prevede di estendere il meccanismo di elezione già in vigore per il consiglio di sorveglianza anche al consiglio di gestione. La competizione tra rose contrapposte di nomi non avrà quindi luogo solo in assemblea per la nomina del Cds, ma anche nello stesso Cds per l’indicazione dei consiglieri di gestione. La gara sarà però inquadrata in un complesso sistema di norme che riserva un numero definito di posti in Cdg in base alla ‘provenienza’ dei candidati. Oggi la bozza approderà in consiglio di sorveglianza.

La maggioranza del consiglio della Fondazione Carige (ovvero 17 consiglieri pari ai due terzi dei componenti) hanno firmato una mozione di sfiducia chiedendo la rimozione del prsidente Falvio Repetto.

Cnh Industrial ha perso l’1,9%, Fiat +0,2%. Nel settore dell’automotive europeo, PSA Peugeot Citroen è caduta in ribasso dell’8,8%: per la società si profila un salvataggio tramite un aumento di capitale da 3 miliardi di euro riservato a due nuovi soggetti: la cinese Dongfeng Motor e lo Stato francese. 

RCS, DOPO 16 ANNI IL PATTO NON C’E’ PIU’

Il patto Rcs non verrà rinnovato e cesserà anzi in anticipo “presumibilmente entro la fine del corrente mese”. E’ quanto si legge in una nota emessa al termine della riunione del sindacato di blocco e di consultazione di Rcs Mediagroup. “I partecipanti – riporta il comunicato – hanno condiviso la ferma convinzione che una gestione e una governance efficiente, altamente responsabile, non richiedano più il tipo di collaborazione assicurata dal Patto ora in scadenza e pertanto hanno convenuto che non venga ulteriormente rinnovato”. La scadenza del sindacato, creato nel 1997, e’ fissata al 14 marzo 2014.

La società di via Solferino diventa di fatto contendibile (è stato svincolato circa il 60% del capitale). Ieri, dopo violenti saliscendi il titolo archiviato la seduta in calo del 4,52% a 1,604 euro. Ma , dopo le prese di beneficio, è probabile che non si inverta il trend maturato nelle ultime sette sedute segnate da un rialzo del 16,5%. Ma l’esodo di alcuni grandi soci (vedi Generali e la stessa Mediobanca) sarà diluito nel tempo in modo da evitare scossoni agli equilibri gestionali del gruppo.

Dopo l’incontro dei soci pattisti di Rcs si è svolto presso piazzetta Cuccia un incontro di circa 1 ora fra il presidente della Fiat John Elkann e i vertici di Mediobanca. Fiat e’ primo azionista di Rcs con il 20,5%, mentre Mediobanca ha in portafoglio il 15% circa del gruppo editoriale. Elkann, lasciando la sede di Mediobanca, non ha voluto rilasciare dichiarazioni.

MEDIA: PROVE DI RIPRESA DA MEDIASET A SEAT

Primo trimestre non negativo per la raccolta pubblicitaria Mediaset +0,81% dopo 7 trimestri consecutivi in rosso. Lo comunica la società in una nota. ‘Mediaset registra nel terzo trimestre 2013 (luglio-agosto-settembre) una raccolta pubblicitaria in linea rispetto a quella conseguita nell’omologo trimestre 2012’. Lo ha comunicato Publitalia – dice la nota – nel corso di un incontro con i clienti pubblicitari svolto nel pomeriggio di ieri. 

Scambi boom sul titolo Seat Pg +29,41. La società si è confermata Premium Partner di AdWords, il programma pubblicitario che permette alle aziende di promuoversi sul popolare motore di ricerca e sulla rete del Google Display network. L’accordo fra le due aziende, che ha avuto inizio nel 2009, è un tassello importante dell’offerta di servizi sul web di Seat PG. Scambi boom del titolo.

TELECOM, ANCHE FOSSATI OLTRE IL 5%

Giornata positiva anche per Telecom Italia +1,3% (in quattro sedute +5,5%). Marco Fossati, attraverso Findim group, ha arrotondato l’11 ottobre scorso la partecipazione dal 4,999% al 5,004%, con un’operazione datata 11 ottobre (il prossimo obbligo di comunicazione scatta nel caso di superamento del 10%). Il primo ottobre era stato comunicato l’acquisto del 5,132% da parte di di Blackrock. Altre quote rilevanti non Telco sono possedute Ubs (il 2,3% circa acquistato il 12 settembre) più la posizione short , pari all’1,2%, di Naguib Sawiris (1,2%). I presidenti delle commissioni parlamentari Industria e Infrastrutture hanno depositato una mozione per impegnare il governo a introdurre modifiche al Testo unico della Finanza, che facciano scattare l’obbligo di Opa quando un soggetto raggiunge il controllo di fatto di una società quotata.

Per finire il presidente della controllata brasiliana, Rodrigo Abreu, ha smentito le voci secondo cui Telecom starebbe preparando il campo alla cessione della sua quota di controllo. Intanto pare che Telefonica voglia cedere il proprio 69% nel maggior operatore tlc della Repubblica Ceca per far cassa in vista di un ulteriore consolidamento del settore 

PEUGEOT -9% AGITA L’AUTO EUROPEA 

Cnh Industrial ha perso l’1,9%, Fiat +0,2%. Nel settore dell’automotive europeo, PSA Peugeot Citroen è caduta in ribasso dell’8,8%: per la società si profila un salvataggio tramite un aumento di capitale da 3 miliardi di euro riservato a due nuovi soggetti: la cinese Dongfeng Motor e lo Stato francese. 

Tra i titoli industriali, Finmeccanica è scesa dello 0,4%, Ansaldo Sts ha perso lo 0,7%. Il governo ha già avviato contatti con General Electric nell’ambito della ricerca del socio di maggioranza di una costituenda holding Ansaldo Trasporti in cui far confluire Ansaldo Sts e una risanata Ansaldo Breda, oggi controllate da Finmeccanica. Lo ha detto ai sindacati il sottosegretario allo Sviluppo economico, Claudio De Vincenti. 

E LA BORSA FINISCE NEL PALLONE

Sul resto del listino ancora in rally i titoli delle squadre di calcio: Ss Lazio +29,8%, Juventus +17,27% e As Rima +20,56%. In parte il rally si spiega con le agevolazioni fiscali sugli impianti sportivi per le squadre di calcio incentiverebbero la creazione di stadi di proprietà.

Infine le utilities. La palma d’oro della giornata spetta ad A2A, +3,7%. Segue Iren, +1,87%, a 1,09 euro, dopo aver completato con successo l’emissione di un private placement per un ammontare di 125 milioni di euro, sottoscritto da investitori istituzionali italiani ed esteri con la durata di 7 anni e cedola pari a 4,37% annuo.

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