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Raggio Brusa, la scommessa emozionale di Condè

In pochi anni l’azienda è riuscita a portare il Sangiovese alle sue massime espressioni gustative. Il nome del vino, il Raggio che brucia, si riferisce alla esposizione dei terreni dei vitigni, un omaggio alla natura

Raggio Brusa, la scommessa emozionale di Condè

Azienda relativamente giovane, in quanto fondata da Francesco Condello “solo” nel 2001, ma che affonda le proprie radici nell’amore che Francesco ha sempre nutrito per le terre dei nonni. Il legame con il territorio in cui era nato e la passione per la viticultura sono rimasti saldamente radicati in lui tanto da portarlo, appunto nel 2001, a seguire la sua vocazione e a legare la sua vita al territorio di Predappio, mosso soprattutto dal desiderio di far rinascere il grande Sangiovese di questo areale. La scommessa era quella di creare dei vini, principalmente a base Sangiovese, che tenessero testa ad altre zone più “blasonate”. Inizia quindi uno studio accurato del territorio con una precisa gestione delle vigne. L’azienda conta 110 ettari di proprietà, 77 dei quali impiantati a vigneto, a un’altitudine che va dai 150 ai 350 metri sul livello del mare, interamente collocati intorno al Borgo. Il 90% della superficie è coltivata proprio con Sangiovese, mentre il restante 10% vede la presenza del Merlot. Nell’ottica della viticoltura sostenibile seguita dall’azienda, il mantenimento della giusta fertilità del terreno viene garantito utilizzando esclusivamente concime organico, e solo per quegli appezzamenti che realmente ne abbiano bisogno.

Fin qui la cronaca.

Quello che ci piace di questa azienda, oltre la qualità espressa dai suoi vini, è Chiara Condello, figlia giovanissima di Francesco. Dopo aver conseguito una laurea magistrale in Economia presso l’Università Luigi Bocconi di Milano e un Master CEMS in International Management, entra in azienda nell’estate del 2012 e ne diventa immediatamente la guida, difatti oggi è pienamente coinvolta in tutte le fase lavorative dell’azienda. Il suo amore per il Sangiovese di Predappio è contagiante. Competenza e passione caratterizzano il suo approccio allo story telling.

Attraverso le sue parole si possono rivivere perfettamente tutte le emozioni che queste terre riescono a trasmettere in chi le ama. Chiara Condello oggi si sta cimentando anche in un progetto che porta il suo nome, spingendosi verso il biologico e il biodinamico.

Bottiglia di vino Condè

Ormai pluripremiato il suo vino di punta, Raggio Brusa Sangiovese Cru 2013, prende il nome dall’esposizione ottimale alla luce mattutina della vigna da cui proviene questo vino, appunto il “Raggio che Brucia”. Dal colore rosso rubino intenso e luminoso, svela al naso sentori fruttati di ciliegia e amarena, floreali di violetta, con impennate balsamiche che confluiscono verso toni speziati, di terra bagnata e cuoio. L’assaggio ci dimostra che il Sangiovese può veramente stupire per eleganza ed equilibrio. Succoso e tannico ci regala una notevole sapidità che si allunga in un finale particolarmente avvolgente. Destinato a una lunga evoluzione. Matura 30 mesi in botte grande e 12 mesi in bottiglia.

Vino che si esalterà se abbinato ai piatti classici della cucina di territorio, con cacciagione, arrosti, spezzatini, formaggi.

Prezzo Euro 60.

Condé Azienda Vitivinicola

Le notizie sul Sangiovese, il vino più diffuso – e più versatile – in Italia riportano di un tribuno romano Caio Appio che sulle colline dell’Appennino forlivese  che si staglia sulla valle del Rabbi, avrebbe prodotto un vino gradevole al palato che chiamò Sanguis Jovis, mai pensando che quel vitigno a distanza di 2000 anni avrebbe avuto tanto successo fornendo corpo ad alcuni fra i più importanti vini italiani, uno per tutti il Brunello di Montalcino e perfino ad alcuni vini della Napa Valley in California dove si è ben acclimatato . Su quelle stesse colline a un’altitudine che va dai 150 ai 350 metri sul livello del mare oramai considerate il cuore del Sangiovese più nobile sorge oggi la Tenuta Condé una proprietà di 110 ettari, di cui 77 impiantati a vigneto (72 sangiovese, 4 merlot, 1 chardonnay), interamente biologica dove le lavorazioni  sono praticate in maniera artigianale . Numerosi lavori in campo sono infatti ancora eseguiti manualmente come scelta strategica: dalla potatura invernale alla potatura verde, dal diradamento alla raccolta, questi metodi ancestrali permettono di avere un controllo totale su ogni singola vite durante tutto l’anno, e hanno lo scopo di ottenere la migliore uva possibile nelle diverse condizioni climatiche che caratterizzano annate differenti.

Il testimone dell’azienda fondata da Francesco Condello, broker di successo che dopo 40 anni di attività finanziaria decise di dedicarsi al vino, ma con lo stesso approccio del suo lavoro, cioè arrivare a risultati concreti aggiungendovi passione e amore per queste terre, è stato raccolto dai figli Chiara, titolare dell’azienda e Francesco. Oltre al Raggio Brusa produce Condé Rosè, Condé Sangiovese di Romagna Superiore, Condé Predappio Sangiovese MGA e Riserva MGA, Laguria di Sopra Chardonnay Cru, Massera Merlot Cru.

Trenta ettari dell’azienda sono a bosco e ulivi. Al centro c’è l’antico Borgo completamente restaurato con un wine resort attrezzato per ospitalità ma anche per convegni,  dotato di tre ristoranti e una spa.

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