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Prysmian crolla in Borsa: ancora problemi per il cavo WesternLink

Dopo i grattacapi causati nel 2018, la società comunica nuovi problemi sul collegamento in cavo tra Scozia e Galles – Il titolo realizza la peggior performance del Ftse Mib, cedendo oltre il 9 per cento

Tornano i guai su WesternLink e Prysmian crolla in Borsa. Alle 12.36 il titolo cede il 9,72 per cento a quota 17,04 euro realizzando la peggior performance del Ftse Mib (-0,27%) insieme alla Juventus (-8,3%), che paga la dura sconfitta in Champions contro l’Atletico Madrid.

A pesare sulle quotazioni di Prysmian sono arrivati nuovi problemi sul progetto WesternLinkcollegamento in cavo tra la Scozia e il Galles – che già nel 2018 aveva fatto tremare la società, zavorrando conti e prestazione borsistica. In una nota diffusa ieri sera, 20 febbraio, a mercati chiusi, la società ha comunicato di aver rilevato nel corso di una trasmissione di energia regolata da un early user agreement un nuovo problema che ha determinato la temporanea interruzione del sistema. “Prysmian ha immediatamente incaricato un team di localizzare e identificare le motivazioni del problema – si legge nel comunicato – su cui sarà possibile determinare i possibili scenari di ripristino e i potenziali impatti economici”.

Come detto, non è la prima volta che il collegamento realizzato dalla società milanese insieme a Siemens crea pesanti grattacapi a Prysmian, nonostante lo scorso ottobre WesternLink fosse stato dichiarato pronto ad operare con una potenza iniziale massima di 2250 MW. Già nel 2018, l’azienda guidata da Valerio Battista era stata costretta ad accantonare 70 milioni di euro allo scopo di far fronte ai malfunzionamenti rilevati nelle sezioni sottomarina e terrestre del cavo, subendo un impatto negativo sulla gestione operativa e sulle stime relative all’ebitda rettificato del 2018.

I nuovi problemi di WesternLink hanno inoltre spinto Mediobanca a rivedere al ribasso il giudizio sulla società, sceso da “Outperform” a “Neutral”, con target price abbassato da 23,7 a 21,3 euro. Se da un lato gli effetti economici del nuovo stop non sono quantificabili, la banca d’investimento ritiene che il nuovo problema potrà avere un impatto negativo soprattutto in termini reputazionali, ledendo la posizione competitiva nel gruppo nei cavi sottomarini.

Da sottolineare che in mattinata Prysmian ha annunciato Prysmian l’acquisizione di due contratti del valore complessivo di circa 50 milioni di euro assegnati da Gtd Teleductos, operatore di telecomunicazioni cileno, per realizzare un sistema in cavo sottomarino senza ripetitore e “chiavi in mano” che collegherà Arica a Puerto Montt in Cile. I progetti sono stati acquisiti grazie a Nsw, la divisione Telecom sottomarina del Gruppo, che è entrata a far parte di Prysmian Group a seguito dell’acquisizione di General Cable. “Questa commessa rappresenta un importante traguardo per Prysmian Group in quanto segna il primo progetto per un’interconnessione Telecom in cavo sottomarino ottenuto a seguito dell’acquisizione di General Cable, segnando quindi il ritorno di Prysmian Group in questo settore” ha dichiarato Hakan Ozmen, EVP Project BU di Prysmian Group.

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