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Profondo rosso Fonsai: 800 milioni di perdita, pesano le svalutazioni

Ad affossare il bilancio 2012 del gruppo assicurativo sono state soprattutto le svalutazioni per 724 milioni di euro – In calo la raccolta premi, debole il margine di solvibilità – In discesa il titolo a Piazza Affari.

Profondo rosso Fonsai: 800 milioni di perdita, pesano le svalutazioni

Le svalutazioni affossano il bilancio di Fondiaria Sai. Il gruppo assicurativo italiano, infatti, chiude il 2012 con una perdita netta di 799,6 milioni di euro. Un dato in miglioramento rispetto alla perdita intorno al miliardo registrata a 2011, ma inferiore alle attese degli analisti. Pesano sul risultato, come detto, le  svalutazioni per 742 milioni di euro, di cui 188 milioni relativi a Afs (strumenti finanziari disponibili per la vendita), 294 milioni relativi a svalutazioni sugli investimenti immobiliari e 260 milioni agli avviamenti di controllate.

Alle svalutazioni, poi, si va a sommare il rafforzamento, da 808 milioni di euro, delle riserve sinistri di esercizi precedenti. In calo la raccolta premi netti (-5%), in virtù soprattutto della flessione del 9,1% nel settore danni. Piuttosto debole il margine di solvibilità, pari al 109,5% contro il 120% richiesto dall’authority.

I nuovi vertici di FonSai nei prossimi mesi dovranno portare avanti il progetto di integrazione con Unipol, proseguendo nella direzione della razionalizzazione degli asset in modo da sfruttare al meglio le sinergie. Intanto, però, il titolo perde l’1,99% in Borsa in mattinata, a quota 1,283 euro ad azione. A preoccupare i mercati sono soprattutto il dato sulla solvency, più debole del previsto, e quello sulla perdita netta.

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