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Primo test positivo per il governo: Borsa in rialzo, spread giù

Gli investitori accolgono favorevolmente la fine, almeno per ora, della fase d’incertezza. Sale anche Madrid in scia all’avvicendamento tra Rajoy e Sanchez. Bene le altre Piazze. Trainano le banche, euro a 1,16. Vola Banco Bpm dopo l’operazione sugli Npl

Primo test positivo per il governo: Borsa in rialzo, spread giù

Piazza Affari sale, lo spread Btp-Bund scende. Il primo test di Borsa è positivo per il governo Conte e il mercato apprezza che si sia chiusa, almeno per ora, una fase di forte incertezza e di caos istituzionale che ha tenuto con il fiato sospeso gli investitori nei giorni scorsi. A rasserenare il quadro generale vi è anche la probabile sostituzione del premier spagnolo Mariano Rajoy, leader popolare, con il socialista Pedro Sanchez. Non è un caso che nella mappa dei rialzi sui listini europei brillino le Borse di Milano e Madrid, la prima in crescita del 2,76% e la seconda dell’1,25%. Alche gli altri listini del Vecchio Continente sono in salute, con Parigi in crescita dell’1,13%, Francoforte dello 0,72% e Londra dello 0,68%. A Milano il settore trainante è quello delle banche (+4,6% il comparto), grazie anche al calo dello spread. Vola il Banco Bpm (+6,9%) dopo la cessione del pacchetto di Npl. L’euro è stabile a 1,16 dollari.

L’altra notizia positiva, infatti, riguarda lo spread tra il Btp e il Bund tedesco in deciso calo nei primi scambi della seduta. Il differenziale di rendimento scende sotto i 220 punti base a 218, col tasso sul decennale del Tesoro al 2,56%. E va giù anche lo spread sulla scadenza a due anni, scendendo a 117 punti base col tasso allo 0,51%. All’apice della crisi istituzionale, solo tre giorni fa, il differenziale tra il Btp a due anni e il corrispondente titolo tedesco era schizzato a 343 punti base, segnando i massimi dal 2012. Nel corso della seduta lo spread accenna a qualche movimento in rialzo ma comunque ben al di sotto dei 230 punti alle 10:40 di venerdì mattina.

I mercati asiatici chiudono invece la seduta in rosso. Malgrado la distensione fra gli Usa e la Corea del Nord, gli investitori guardano con timore alla decisione del presidente americano Donald Trump di estendere a Europa, Canada e Messico i dazi su acciaio e alluminio. Restano invece sullo sfondo le questioni italiane, con la fine della gestazione del governo. In scia alla chiusura negativa di Wall Street, Tokyo ha lasciato sul terreno lo 0,14%. Scendono anche le Borse cinesi, con Shanghai che perde lo 0,9% e Shenzhen l’1,45%, mentre Hong Kong è in ribasso dello 0,16%. Giù Sidney, in calo dello 0,32%. Cresce invece Seul, che guadagna lo 0,64%. Positivi anche i futures sia per le Borse europee sia per Wall Street. Sostanzialmente stabile l’euro, a quota 1,1674 sul dollaro, contro l’1,1689 di ieri dopo Wall Street.

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