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Poste: ok Ue a compensazione da 1,3 miliardi

La compensazione concessa dall’Italia a Poste Italiane per l’adempimento del suo obbligo di servizio pubblico non viola la normativa comunitaria sugli aiuti di Stato – Il Premier ringrazia i dipendenti della società per il lavoro svolto durante la pandemia

Poste: ok Ue a compensazione da 1,3 miliardi

La Commissione europea giudica come conforme alla normativa europea sugli aiuti di Stato la compensazione da 1,3 miliardi di euro concessa dal nostro Paese a Poste Italiane per l’adempimento del suo obbligo di servizio pubblico (“obbligo di servizio universale”) nel periodo 2020-2024.

Secondo quanto spiegato da Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva responsabile della politica di concorrenza, “l’accesso ai servizi postali è essenziale per tutti i cittadini e le imprese europei. La decisione consente a Poste Italiane di continuare a fornire servizi postali di base su tutto il territorio italiano a prezzi accessibili, senza falsare indebitamente la concorrenza”. 

Scendendo nei dettagli, nell’ottobre scorso l’Italia ha comunicato alla Commissione Ue l’intenzione di compensare Poste Italiane con 1,3 miliardi per l’adempimento dell’obbligo di servizio postale universale nel periodo 2020-2024, per un importo massimo annuo di 262 milioni. L’obbligo comprende la prestazione di servizi postali di base in tutta Italia a prezzi abbordabili e nel rispetto di certi requisiti minimi di qualità.

Bruxelles ha rilevato che ogni Stato membro ha la possibilità di concedere aiuti di Stato alle imprese per compensare i costi supplementari derivanti dall’adempimento di un obbligo di servizio pubblico, a determinate condizioni, tra le quali quella di non erogare una compensazione eccessiva che potrebbe creare distorsioni alla concorrenza. Calibrare bene la cifra consente invece di garantire un uso efficiente delle risorse pubbliche.

L’Italia ha presentato informazioni ‘pertinenti’ per calcolare il costo evitato netto del servizio postale universale e ha svolto un sondaggio presso i clienti in merito all’impatto della sospensione delle attività postali di Poste Italiane (comprese quelle rientranti nell’obbligo di servizio universale) in uno scenario alternativo in cui Poste Italiane non avrebbe ricevuto l’aiuto (il cosiddetto “scenario controfattuale”). Le informazioni fornite dall’Italia hanno consentito alla Commissione di escludere qualsiasi rischio di compensazione eccessiva. Sulla base di tali elementi, la Commissione ha concluso che la misura è conforme alle norme sugli aiuti di Stato”, ha concluso Bruxelles. 

“La valutazione effettuata dalla Commissione tiene in conto il fatto che la compensazione concessa, fondata su un metodo solido e prudente, costituisce solo parziale recupero del costo complessivo che Poste Italiane sostiene per la fornitura del servizio universale, e mette in rilievo ancora una volta il ruolo fondamentale del servizio universale e di Poste Italiane nella promozione della coesione sociale, economica e territoriale del nostro Paese”. Questo il commento della società.

Proprio ieri, 30 novembre, il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha inviato un messaggio di ringraziamento alle lavoratrici e ai lavoratori della società per il lavoro svolto durante l’emergenza Covid. In questa fase così “delicata per l’Italia e per il mondo intero – ha detto il Premier al TGPoste, il telegiornale dell’azienda, dopo un incontro con l’ad, Matteo Del Fante, e il condirettore generale, Giuseppe Lasco – desidero ringraziare le migliaia di lavoratrici e lavoratori di Poste Italiane che sono stati e che continuano a essere in prima linea per fornire servizi essenziali ai nostri concittadini. Continuando a svolgere la propria attività senza mai fermarsi, confermano di essere un punto di riferimento per i cittadini”.

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