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Ponte di Genova: Autostrade con 20 indagati per omicidio

Le accuse sono omicidio colposo plurimo, disastro colposo e omicidio colposo stradale plurimo – Gli indagati sono tutti responsabili di Aspi, della sua controllata Spea engineerng, del ministero delle Infrastrutture, del Provveditorato alle opere pubbliche di Liguria, Piemonte e Val d’Aosta – Conte: “Cauti su nazionalizzazione, non escludo nuova gara”

Ponte di Genova: Autostrade con 20 indagati per omicidio

Venti persone iscritte nel registro degli indagati, manager, dirigenti e funzionari. Sotto inchiesta anche la società Autostrade in quanto ente responsabile. Questo quanto reso noto dalla procura di Genova titolare del fascicolo sul tragico crollo del ponte Morandi avvenuto lo scorso 14 agosto e costato la vita a 43 persone.

Le accuse sono pesantissime: omicidio colposo plurimo, disastro colposo e omicidio colposo stradale plurimo. Le due società in particolare (ad Aspi si aggiunge Spea) rispondono di omicidio colposo plurimo aggravato dal mancato rispetto della normativa anti infortunistica.

Gli indagati sono tutti responsabili di Aspi, della sua controllata Spea engineering, del ministero delle Infrastrutture, del Provveditorato alle opere pubbliche di Liguria, Piemonte e Val d’Aosta. I nomi saranno resi noti dopo la notifica alle parti degli avvisi di garanzia.

“A breve chiederemo – ha detto il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi – anche l’incidente probatorio. L’iscrizione viene fatta proprio contestualmente per la necessità di effettuare un atto garantito”, ha aggiunto il procuratore.

59 sono le parti offese individuate dalla procura: alle 43 vittime si aggiungono i 16 feriti.

Le indagini del Primo Gruppo della Guardia di Finanza del colonnello Ivan Bixio sono coordinate dai pubblici ministeri Massimo Terrile e Walter Cotugno, oltreché dal procuratore aggiunto Paolo D’Ovidio e dal procuratore capo Francesco Cozzi.

Da Ischia è arrivato in mattinata il commento del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte:  “Non faremo sconti a un concessionario dopo una simile tragedia. Non posso dire oggi che si va verso la nazionalizzazione. A noi interessa tutelare a pieno il patrimonio dello Stato e avere massime garanzie di tutela di incolumità dei cittadini. Se questo avverrà attraverso la nazionalizzazione o una nuova gara con condizioni contrattuali diverse lo vedremo”, sottolinea inoltre Premier.

Sul tema concessioni è intervenuto anche il governatore della Liguria, Giovanni Toti che ha spiegato di aver chiesto all’Esecutivo di non revocarle: “Ho chiesto al governo che questo non avvenga, credo che questo non sia utile a Genova, alla Liguria e a tutto il paese. Credo sia giusto rivedere il sistema delle concessioni e che se ne discuta in Parlamento ma ho chiesto che tutto questo non rallenti la ricostruzione di Genova che non serve solo alla città di Genova e alla Liguria ma a tutto il paese”.

In Borsa il titolo Atlantia – controllante di Autostrade per l’Italia – per adesso non reagisce alla notizia e continua a guadagnare oltre il 4% a 17,91 euro dopo le parole del Premier sulla revoca della concessione e sulla nazionalizzazione di Aspi. In mattinata il titolo aveva risentito positivamente dell’intervista rilasciata da Gilberto Benetton, alla guida degli interessi della famiglia Benetton, con la quale confermava la presenza nelle infrastrutture e l’operazione Abertis.

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