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Pirelli: Mediobanca alza il rating e il titolo brilla in Borsa

Spinto dal giudizio positivo di Mediobanca, che ha alzato il rating sul titolo da neutral a outperform, il gruppo della Bicocca segna quasi un +2% a Piazza Affari – Piazzetta Cuccia alza il target price da 8,8 a euro a 12 euro, a fronte dell’attuale prezzo di mercato a 9,835 euro, ritenendo che la società sia sottovalutata

Pirelli: Mediobanca alza il rating e il titolo brilla in Borsa

A fine mattinata il titolo Pirelli arriva a un passo dal +2% a Piazza Affari, spinta dal giudizio positivo di Mediobanca, a meno di un mese dalla presentazione del nuovo piano industriale, previsto per il 6 novembre. La Banca d’affari, in un report intitolato “Le vendite sono la vanità, i profitti il buon senso… ma la cassa è la realtà”, ha alzato il rating sul titolo da neutral a outperform e il target price da 8,8 a euro a 12 euro, a fronte dell’attuale prezzo di mercato a 9,835 euro, ritenendo che la società sia sottovalutata.

“Trattando a 10 volte il rapporto prezzo/utile 2014 e avendo performato in linea al mercato ma peggio dei competitor, Pirelli è sottovalutata – scrive Mediobanca – il piano industriale e il patto di sindacato di Camfin più chiuso sono un fattore chiave per permettere al titolo di performare”.

Secondo gli esperti, il nuovo piano, che si concentrerà sulla generazione di cassa, sul ritorno sul capitale investito (Roce) e sulla gestione del portafoglio di asse, potrebbe avere come obiettivo quello di raddoppiare l’ebit a circa 1,3 miliardi di euro entro il 2017, raggiungendo il margine di Continental al 16/17%.

Per quest’anno però Piazzetta Cuccia si aspetta un taglio delle stime di ebit, a causa dei cambi e dei prezzi e delle scorte in Europa. La riduzione della guidance dovrebbe essere controbilanciata dagli ambiziosi obiettivi di lungo termine del piano industriale: “L’America latina rimane, a nostro avviso, il rischio principale”.

Con l’obiettivo di massimizzare nel lungo termine il valore di Pirelli (in vista di una potenziale uscita di Camfin), scrivono gli analisti, il gruppo della Bicocca potrebbe cedere alcune delle sue attività non-core, come i cavi di acciaio e gli pneumatici per camion: il valore di mercato di tali attività è infatti difficilmente incorporato nella capitalizzazione di mercato e potrebbe azzerare il debito del gruppo.

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