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Pil Italia, Ue: “Non bastano 2 anni per recuperare”

Secondo l’ultimo rapporto di previsione di Bruxelles, solo la Germania e la Polonia torneranno ai livelli di pre-pandemici entro la fine del 2022 – Riviste al ribasso le previsioni sul Pil italiano 2021

Pil Italia, Ue: “Non bastano 2 anni per recuperare”

Siamo stati troppo ottimisti. Il governo e la Banca d’Italia hanno detto finora che per tornare ai livelli economici pre-Covid bisognerà aspettare la fine del 2022. L’Unione europea, però, non è d’accordo. Nell’ultimo rapporto di previsione redatto dalla Commissione – e presentato giovedì a Bruxelles dal commissario Paolo Gentiloni – si legge che, nel suo insieme, “l’economia della Ue sarà appena al di sotto del suo livello pre-pandemia entro la fine del 2022, ma purtroppo non sarà così per tutti gli Stati membri”. La media, insomma, nasconde al proprio interno differenze significative tra i Paesi.

In particolare, “fra i maggiori Stati membri – prosegue il documento – si prevede che solo la Germania e la Polonia raggiungeranno o supereranno i livelli di pil pre-pandemici entro la fine del 2022”.

Nel complesso, “quasi la metà degli Stati non dovrebbe recuperare il livello di Pil pre-pandemia entro la fine del 2022”. E tra questi, purtroppo, c’è anche l’Italia, che “si sta riprendendo da una depressione economica profonda – si legge ancora nel rapporto di previsione – Ma la pandemia e le sue ripercussioni negative persistono e pesano sull’attività economica, specialmente nei servizi”. Perciò, “è improbabile che la ripresa sia sufficiente a far tornare il prodotto in termini reali ai livelli precedenti la pandemia entro il 2022”.

Veniamo ai numeri. La Commissione europea ha alzato le stime sull’andamento del Pil italiano del 2020, portandole dal -11,2% indicato a luglio al -9,9%, grazie al rimbalzo oltre le attese registrato nel terzo trimestre. Le previsioni relative al 2021, invece, sono state riviste al ribasso da +6,1 a +4,1%, a causa dell’impatto negativo dovuto alla seconda ondata di contagi e alle nuove limitazioni che il governo ha dovuto introdurre.

Per quanto riguarda l’andamento dei prezzi, l’Italia dovrebbe chiudere il 2020 in live deflazione (-0,1%), per poi recuperare un’inflazione dello 0,7% nel 2021, che salirà all’1% l’anno successivo. Lo scorso luglio la Commissione aveva previsto un andamento migliore: 0% nel 2020 e 0,8% nel 2021.

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