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Pil Italia 2021: Bruxelles alza la previsione al +5%

La Commissione migliora le stime di crescita per l’Eurozona ma mette in guardia: “Restano rischi sostanziali”. – Gentiloni: “Nelle previsioni valutiamo gli investimenti ma non teniamo conto delle riforme, che possono avere un grande impatto”

Pil Italia 2021: Bruxelles alza la previsione al +5%

La Commissione europea ha ritoccato verso l’alto la previsione sulla crescita del Pil italiano 2021, portandola dal 4,2% (dato diffuso il 12 maggio) al 5% (stesso livello prefigurato martedì dal ministro dell’Economia, Daniele Franco). Per quanto riguarda invece il 2022, la stima scende dal 4,4 al 4,2%.

Nelle previsioni estive, inoltre, Bruxelles migliora le stime relative all’Eurozona sia per quest’ano (da +4,3 a +4,8%) sia per 2022 (da +4,4 a +4,5%). La Commissione europea tuttavia indica che il nuovo quadro previsivo è soggetto a “rischi sostanziali”. “Incertezze e rischi per le prospettive di crescita sono alti ma restano complessivamente equilibrati”. I rischi posti dall’emergere e dalla diffusione delle varianti del virus, indica ancora la Commissione, sottolineano l’importanza di accelerare ulteriormente il ritmo delle campagne di vaccinazione.

Nel 2020, il Pil italiano era crollato dell’8,9% e quello dell’area valutaria del 6,5%.

“Per tenere la ripresa in carreggiata è essenziale mantenere le politiche di sostegno tutto il tempo necessario”, ha detto il commissario europeo agli Affari economici, Paolo Gentiloni.

Quanto all’abbassamento della previsione per l’Italia nel 2022, Gentiloni ha spiegato che, “oltre alle prospettive di rimbalzo, ha un ruolo molto importante il Pnrr e la Commissione di questo piano per ora ha valutato soltanto l’impatto degli investimenti, non quello delle riforme, perché è molto difficile. Tuttavia – ha aggiunto l’ex Premier – a mio avviso, le riforme possono incrementare in modo significativo le possibilità di crescita anche negli anni successivi”.

Sul versante dell’inflazione, quest’anno nell’Eurozona risalirà all’1,9%, salvo poi tornare a moderarsi all’1,4% nel 2022. “Dovremo controllare attentamente l’aumento dell’inflazione”, ha rimarcato il vicepresidente della Commissione, Valdis Dombrovskis.

Peraltro, il dato generale nasconde dinamiche tutt’altro che omogenee fra i vari Paesi. Secondo le stime europee, in Germania quest’anno il caro vita raggiungerà il 2,8%, per poi moderarsi all’1,6% nel 2022; all’opposto, in Grecia segnerà -0,4% nel 2021 e +0,5% nel 2022. Per l’Italia è attesa un’inflazione all’1,4% quest’anno e all’1,2% il prossimo.

Infine, Gentiloni ha detto che la Commissione europea “non ha valutazioni specifiche sull’impatto della decisione del governo italiano di porre termine al blocco dei licenziamenti, ma non in modo generalizzato; penso che faccia parte di politiche che incoraggiamo a livello europeo, di ritiro graduale delle misure” d’emergenza per passare a provvedimenti più mirati che favoriscano la ripresa.

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