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Piazza Affari tonica: volano Luxottica e Pirelli. Accordo in vista per il fiscal cliff negli Usa

Corre oggi Piazza Affari – Tra i titoli in vista, Pirelli, favorita dall’attesa dei nuovi assetti all’interno del gruppo, e Luxottica, che sale sulle attese di un ormai imminente accordo per l’acquisizione di Salmoiraghi – Influenza positiva anche per un’intesa in vista negli Stati Uniti sul fiscal cliff – Tensioni in Medio Oriente: dollaro debole, oro forte

Piazza Affari tonica: volano Luxottica e Pirelli. Accordo in vista per il fiscal cliff negli Usa

Negli Stati Uniti ci si attende un imminente accordo sul fiscall cliff. L’ottimismo travogle anche le Borse europee che, allungando sui future Usa positivi, viaggiano in deciso rialzo a metà seduta: Milano sale dell’1,37%, Francoforte dell’1,63%, Parigi dell’1,66% e Londra dell’1,30%. Lo spread Btp-bund è stabile a 352 punti.

Nel pomeriggio sono attesi dagli Usa i dati sul mercato immobiliare: l’indice Nahb di novembre e la vendita delle abitazioni esistenti di ottobre. In Europa l’attenzione è per l’Eurogruppo di domani e il vertice di giovedì sul budget Ue, per il quale l’Unione starebbe preparando anche un budget senza l’inghilterra. Sul fronte delle sblocco degli aiuti e delle condizioni imposte dalla Troika, Atene si dice “prontissima. Non rimane nessuna questione in sospeso da parte nostra. Siamo pronti per martedì”, tramite le dichiarazioni del ministro delle Finanze Yannis Stournaras. Ma domani è da superare anche lo scoglio “sostenibilità” del debito su cui c’è divergenza tra Fmi e Ue. Su questo “anche la Grecia contribuisce alla discussione”, ha affermato il ministro. L’euro sale sukl dollaro a 1,2767.

Le tensioni in Medio oriente e il dollaro debole sostengono i metalli preziosi, l’oro sale a 1.723,60 dello 0,5%. Il petrolio a 87,96 dollari al barile +1,20%.

Non turba l’umore dei mercati il discorso del falco Jens Weidmann, presidente della Bundesbank, che mette un nuovo freno alla possibilità di sbloccare la trattativa sull’Unione bancaria. ”I problemi esistenti attualmente nel sistema bancario sono soprattutto la conseguenza di errori passati, commessi a livello nazionale” e quindi ”i rischi nei bilanci” dei Paesi ”che si sono verificati sotto una responsabilità nazionale, vanno risolti dai rispettivi governi”, ha detto Weidman che ha aggiunto: diffondere questi rischi attraverso una unione bancaria sarebbe l’equivalente di un trasferimento fiscale e sarebbe in contraddizione con lo scopo dell’unione bancaria stessa. Inoltre, un’azione del genere potrebbe incentivare i Paesi a non riformare i propri sistemi finanziari. Per Weidman le banche in difficoltà non devono per forza essere salvate dalla bancarotta. Intanto in Spagna si tocca un nuovo record dei crediti a rischio che valgono 182 miliardi, 10,7% del totale, nuovo record storico, a causa soprattutto di prestiti al settore immobiliare che rischiano di non essere mai più rimborsati.

A Piazza Affari corre Stm +4,81% dopo che UBS ha migliorato la raccomandazione sul titolo da sell a neutral. Fiat +3,47%, Pirelli +2,93% beneficia dell’attesa per l’esito dell’intenso lavoro nel week end tra Tronchetti, Bonomi e Sposito per trovare nuovi assetti di controllo dopo lo scontro con i Malacalza. Bene Ferragamo +2,92% e Luxottica +2,85% che corre sulle attese di un ormai imminente accordo per l’acquisizione di S&V. Sul Ftse Mib soffrono Atlantia (-2,87%) e Terna (-1,69%) appesantite dallo stacco della cedola.

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