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Piazza Affari resta serena, aspettando la Spagna

La situazione rimane confusa a Madrid, riguardo alla richiesta degli aiuti europei – Forti i timori per gli effetti dell’operazione sull’Italia: Piazza Affari è piatta ma resiste meglio degli altri listini, al traino dei titoli bancari – Corre Finmeccanica, sulla scia delle attese di cessione di Ansaldo Energia – Sale A2A sull’ipotesi di uscita dalle tlc

Piazza Affari resta serena, aspettando la Spagna

I mercati puntano su una richiesta di aiuti imminente nel prossimo week end che sarà poi formalizzata all’Ecofin di lunedì. Rajoy oggi riceve a Madrid il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ma continua a mandare segnali contrastanti e non scioglie le riserve e c’è chi pensa che aspetterà addirittura le elezioni in Catalogna di fine novembre. D’altra parte Madrid ha fatto sapere che “non sono a conoscenza di veti dalla Germania” e, dopo la finanziaria di rigore per il 2013 e i risultati degli stress test delle banche, sui mercati c’è attesa per la richiesta dello scudo antispread (che attiverà anche il bazooka della Bce).

Tra gli investitori, che si interrogano sugli effetti della richiesta di aiuti spagnola in particolare sull’Italia, pare però oggi prevalere un clima di maggiore fiducia e distensione. Milano guida i rialzi delle piazze europee a +1,01% e lo spread Btp-bund è in flessione sotto i 360 punti base con il rendimento che è sceso in mattinata sotto il 5%. In territorio positivo ma con meno slancio Londra +0,25% Parigi +0,35% e Francoforte +0,52%. L’istituto tedesco Diw nel suo report autunnale presentato stamani a Berlino, prevede un pil tedesco in crescita dello 0,9%, mentre nel 2013 una ripresa piu’ robusta fara’ salire il valore di beni e servizi prodotti in Germania dell’1,6%.

A distendere gli umori hanno contribuito anche le parole di Bernanke di ieri che ha promesso tassi bassi anche nella fase di ripresa e l’indice Ism Usa. Ora si guarda alla pubblicazione dell’indice Ism di New York a settembre. Ma c’è chi già punta il dito sull’inflazione che se non è un problema a breve potrebbe diventarlo tra un paio di anni., anche alla luce delle mosse di quantitative easing della Fed. L’oro continua la sua salita e da inizio anno ha guadagnato più del 13%. Oggi ritraccia leggermente a quota 1.781 dollari l’oncia. L’inflazione dell’area Ocse, ha reso noto oggi l’organizzazione, è salita del 2%, per la prima volta da un anno, contro l’1,9% di luglio come risultato degli andamenti opposti dei prezzi dell’energia (3,5% contro lo 0,7% di luglio) e di quelli degli alimentari (da 2,3% a 2,1%). Escluse queste due voci, l’inflazione e’ scesa all’1,6%, contro l’1,8% di luglio. Guardando ai principali paesi, l’inflazione e’ aumentata in Germania (2,1% da 1,7%), Stati Uniti (1,7% da 1,4%) e, più moderatamente, in Francia (2,1% da 1,9%) e Italia (3,2% da 3,1%). Ma da noi l’emergenza è la crescita. Per Enzo Moavero, il ministro delle Politiche comunitarie, “nel 2013 già si vedranno importanti segnali di ripresa e che il 2014 e 2015 saranno anni di ripresa economica”. Al contrario il presidente Confindustria, Giorgio Squinzi, metterebbe la firma per una “vera ripresa” nel 2015.

A Piazza Affari svetta Finmeccanica +3,86% in scia alle attese di cessione di Ansaldo Energia, dove il confronto tra Siemens e la cordata italiana sta entrando nel vivo. Positive le banche. Mediolanum +3,45% e Bper +2,32%. Unicredit +1,31%, Intesa +1,70% e Mps +1,29%. Mediobanca +1,35% mentre è iniziata la cessione del pacchetto in pancia a Fondiaria Sai.

Sale ancora anche A2A +3,44% sull’ipotesi di uscita dal settore delle tlc con l’esercizio della put (nei confronti di F2i) sul 25,7% di Metroweb e con la cessione della maggioranza della bresciana Selene. Grazie a queste due operazioni A2A potrebbe migliorare la posizione finanziaria netta.Inleggero rosso Saipem -0,74%, Azimut -0,11%. Eni attorno alla parità -0,06%

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