PIAZZA AFFARI FRENA, GIU’ BANCHE E PIRELLI
VOLA FERRAGAMO, TELECOM SNOBBA S&P
Doccia fredda da Bruxelles sulla legge di Stabilità italiana. In particolare, le perplessità sulla capactà di ridurre il debito si traducono in un secco no all’utilizzo da parte dell’Italia nel 2014 della clausola che esclude la spesa per investimenti dal calcolo del rapporto deficit/pil.
A Milano l’indice Ftse Mib arretra dello 0,54% a quota 18659 punti.
Il rendimento del Btp decennale al 4,09% e lo. spread risale a 238 punti base.
Le altre Borse europee sono in terreno positivo: Londra +0,37%, Parigi +0,16, Francoforte e Madrid +0,12%.
In Europa le perdite maggiori riguardano le utility (Stoxx del settore -0,9%) . A Milano Enel segue il suo settore nel ribasso e perde l’1,26%, con A2A in calo dell’1,7%.
Al contrario, salgono in Europa le società petrolifere (Eurostoxx+0,5%). A Parigi Total avanza dello 0,6%, a Londra Bp+0,4%.
Eni invece arretra dello 0,2%, Saipem -0,1%.
Infine, in Europa i guadagni migliori sono delle società media (+1,5%) spinti dalle francesi Publics Group e Vivendi che brinda alla buona trimestrale.
Pesante ribasso invece a Milano di Mediaset -2,77%, Mondadori cade in perdita del 4,6%.
Il titolo migliore del listino è Ferragamo +5,34% dopo i buoni risultati trimestrali.
Tod’s +0,86% recupera dopo la caduta di ieri Geox +2,2%.
Giornata negativa per le banche.
Unicredit scende dello 0,29%%, Intesa -1,55%, MontePaschi perde l’1,6% nonostante i risultati migliori delle attese.
Assicurazioni contrastate: Generali scende dell’1,45%. Trend opposto per FonSai +2,32%.
Fra le blue chip milanesi scende Pirelli -1,54%, declassata da Bank of America a neutral da buy. Fra gli altri titoli industriali, rimbalza Fiat +1,33%, Finmeccanica-0,39%, positiva StM +0,64%.
Telecom Italia quasi ignora il declassamento di Standard & Poor’s e sale dello 0,97%.
