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Piazza Affari festeggia i dividendi, ma lo stacco- cedola pesa per il 2,5%

Arrivano dividendi miliardi ma oggi l’effetto cedole peserà sull’andamento della Borsa – Petrolio in volo – Attesa per il cda Tim

Piazza Affari festeggia i dividendi, ma lo stacco- cedola pesa per il 2,5%

Partenza contrastata della settimana finanziaria, condizionata dal confronto sempre più aspro tra Usa e Cina e dai giochi di guerra nel Golfo. In attesa delle elezioni europee di domenica prossima, i mercati salutano con favore l’esito delle urne in Australia e in India. Ma a tener banco è la decisione di Google di sospendere ogni contatto con la cinese Huawei: è sempre più improbabile che si possa arrivare ad un accordo tra i Big al G20 del mese prossimo.

Deboli di conseguenza stamane i listini cinesi: l’indice CSI 300 di Shanghai e Shenzhen perde l’1%, l’Hang Seng di Hong Kong lo 0,7%. Si avvicina la barriera psicologica dei 7 yuan per un dollaro (oggi 6,9081), ai minimi da 19 settimane.

Notizie migliori arrivano dalle altre piazze asiatiche. Salgono Taiwan (+0,3%) e il Kospi coreano per effetto degli accordi di venerdì tra Usa, Canada e Messico sull’acciaio e il rinvio dei dazi americani sull’auto, anche a vantaggio di Kia e Hiunday.

Avanza anche Tokyo (+0,3%). Il Pil del primo trimestre (+2,1%) si è rivelato assai più alto del previsto, nonostante il rallentamento dell’export. Gli operatori, però, ora temono che il governo proceda al rialzo dell’Iva dall’8 al 10%, con effetti pesanti sull’andamento dei consumi.

La Borsa di Sidney (+1,7%) e il dollaro australiano festeggiano il netto e inatteso successo dei conservatori: ha pagato la campagna a favore del taglio delle tasse e contro i provvedimenti a favore dell’ambiente, osteggiati dall’industria mineraria e proposti dai laburisti.

In forte rialzo anche l’India (+2,5%): i primi sondaggi indicano che il premier Narendra Modi è in testa e potrebbe rafforzare la sua leadership.

PETROLIO IN VOLO: L’OPEC TAGLIA LA PRODUZIONE

In fermento il petrolio: sia il Brent, trattato a 73,27 dollari al barile, che il Wti mettono a segno stamane un rialzo dell’1,4% sull’onda delle nuove minacce di Trump, che in un tweet ha ammonito l’Iran che un conflitto potrebbe segnare la fine del Paese. Ancor più importanti le parole del ministro saudita dell’Energia che ha confermato i tagli alla produzione già concordati in sede Opec.

EURO A 1,15 SUL DOLLARO, STERLINA SOTTO OSSERVAZIONE

L’euro tratta stamattina a 1,115 su dollaro. I futures segnalano un’apertura positiva in avvio della settimana che precede il voto europeo di domenica, ormai diventato il banco di prova di due diverse concezioni del futuro del Vecchio Continente. Ancora sotto osservazione l’andamento dei titoli di debito dell’Eurozona. Venerdì scorso lo spread tra Btp e Bund si è ridotto a 274 punti base, da 278 di ieri. Il decennale riparte dal 2,65%.

Tra i temi collegati al duello per il Parlamento dei 28 anche il futuro, più che mai in bilico, della Gran Bretagna. La trattativa tra conservatori e laburisti è finita senza aver trovato un accordo. Il voto europeo, secondo i sondaggi, potrebbe vedere l’affermazione dell’euro nemico Nigel Farage. La crisi politica potrebbe così offrire spazio a un nuovo ribasso della sterlina.

RIFLETTORI ANCHE SU DRAGHI E SULLE MINUTE DELLA FED

Da seguire domani l’intervento di Mario Draghi all’evento organizzato per il fine mandato del capo economista della Bce, Peter Praet. Il governatore, anche lui oramai in uscita, potrebbe fornire qualche indicazione sui maxi finanziamenti a tassi negativi, dove le banche sarebbero pagate per attingere liquidità, per poi girarla al sistema, attraverso prestiti a famiglie e imprese.

Negli Usa l’evento più significativo sarà la pubblicazione, mercoledì, delle minute dell’ultima riunione della Federal Reserve. In settimana sono in programma interventi del presidente Jerome Powell, del vice Richard Clarida e altri membri della Banca centrale Usa.

DIVIDENDI: PER PIAZZA AFFARI L’IMPATTO SARÀ DEL 2,5%

Oggi è il grande giorno dei dividendi per Piazza davanti. Staccano la cedola relativa ai bilanci a fine 2018 ben 71 società quotate, tra cui oltre la metà di quelle del paniere principale, con un impatto complessivo sull’indice che gli analisti stimano attorno ai 530 punti, attorno al 2,5% del valore. Spiccano nel dividend day Intesa Sanpaolo, che offre un rendimento addirittura intorno al 9%. Nel gestito da segnalare anche Banca Generali (5,8%), Azimut, cui corrisponde un dividend yield dell’8,6%, e Anima, che paga il 5,4%, mentre tra le assicurazioni spiccano per rilevanza UnipolSai (rendimento al 5,8%), Generali (5,25%), Cattolica Assicurazioni (5%) e Unipol (3,98%).

Nel comparto industriale il titolo che offre il dividend yield più alto è Erg (4,4%), seguita da Pirelli (3,6%), Tenaris (3%), Brembo (2,1%) e Leonardo (1,4%). Tra i petroliferi degni di nota Eni (5,6%), Saras (4,1%) e Italgas (4%), mentre nel resto del listino meritano menzione Sias (5%), Enav (4,1%) e Atlantia (+3,9%). Alcune società poi distribuiranno una cedola straordinaria. Fiat Chrysler torna allo stacco con un importo super, 1,3 euro, che si spiega con l’incasso ottenuto dalla vendita di Magneti Marelli. Rispetto ai 13,36 euro del prezzo dell’azione si tratta del 9,8%.

OGGI IL CDA TIM, DA SEGUIRE TENARIS E L’AUTO

L’appuntamento più importante riguarda il Cda di Telecom Italia. Il mercato, più che ai conti, però guarda con attenzione alla conference call dell’ad Luigi Gubitosi fissata per martedì: si attendono finalmente indicazioni sulla possibile intesa sulla rete con Open Fiber.

Probabile una partenza positiva stamane per il settore automotive sulle Borse europee. Buone prospettive anche per Tenaris: l’intesa tra Usa e Messico scaccia il timore di dazi sui tubi prodotti dal gruppo Rocca.

Sotto i riflettori anche il titolo Juventus (+2%) dopo le dimissioni di Massimiliano Allegri. Il mercato scommette sul numero del successore.

Parlamento fermo in attesa del voto europeo. L’attenzione si sposta sull’assemblea di Confindustria di mercoledì che, a differenza dello scorso anno, vedrà una massiccia presenza di politici: dal premier Giuseppe Conte che interverrà dal palco al vicepremier e ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio.

Volge al termine la campagna delle trimestrali Usa che ha registrato un andamento migliori del previsto (utili in ascesa del 5,4% contro il 4,8% previsto). Tra i bilanci della settimana da seguire Target e il leader delle vendite elettroniche Best Buy. In Europa arrivano i conti di Ryan Air.

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