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Piazza Affari fa gli esami alla DigiTim di Genish

Nuovi record della Borsa americana sull’onda della riforma fiscale di Trump, mentre il petrolio è alla quinta settimana di rally – Ipo boom di Roku (Netflix): +67% – Tutti gli occhi di Piazza Affari sulla Telecom Italia dopo il cambio della guardia e l’avvio del golden power – Conto alla rovescia per il debutto di Pirelli

Piazza Affari fa gli esami alla DigiTim di Genish

Giornata di bilanci oggi per i mercati, impegnati ad archiviare settembre e a prepararsi per l’ultimo trimestre di un 2017 finora largamente positivo, specie per Piazza Affari, in ascesa del 18% da inizio anno. Anche le Borse Usa s’avviano al rush di fine anno su valutazioni tirate, a giudicare dai fondamentali: il rapporto prezzi/utili dell’indice S&P500 è di 17,9 volte (15,1 la media storica). Intanto l’indice Russell, quello delle pmi americane, tratta a 26,3 volte gli utili (contro una media di 21,3).

Ma ci sono altri segnali di cui merita tener conto. Sul fronte dell’energia, in particolare. Citigroup ha pubblicato un report n cui sostiene che, sotto la pressione della ripresa delle economie, già nel 2018 il mondo resterà a corto di petrolio. Intanto il Brent, con un balzo di 13 dollari negli ultimi tre mesi, ha toccato in settimana la quotazione più alta dal luglio 2015 a 59,40 dollari (57,65 stamane). Se la crescita globale si consoliderà, si può stimare un prezzo del Brent vicino ai 70 dollari il barile in tempi non lontani. Insomma, l’era del petrolio a sconto potrebbe essere agli sgoccioli, così come s’avvia alla fine la stagione dei tassi zero.

Ma va messo in conto l’effetto psicologico dell’annuncio della riforma fiscale proposta da Donald Trump: le minori entrate del fisco Usa, nel caso passi il progetto, saranno di 2.000 miliardi di dollari, poco meno dell’intero debito pubblico italiano. Ieri però il capo dei consiglieri economici della Casa Bianca Gary Cohn (possibile successore alla Fed di Janet Yellen) ha spiegato che il taglio delle tasse è a zero costi, perché sarà pagato con la crescita economica aggiuntiva che produrrà almeno 1.500 miliardi di dollari di nuove entrate.

DEBOLE TOKYO, LA CINA VA IN VACANZA

Meteo Borsa segnala stamane listini poco mossi. A Tokyo, ormai in pieno clima elettorale, l’indice Nikkei arretra dello 0,2%. Recupera la Borsa coreana (+0,5%), sempre sotto la tensione delle minacce di Kim. Mumbai +0,6%. In rialzo i listini cinesi: Hong Kong +0,3%, indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen +0,4%. Domani, alla vigilia di una settimana di vacanza per l’anniversario della rivoluzione, usciranno i dati sull’andamento dell’attività manifatturiera del Drago.

Sul fronte delle valute l’euro tratta a 1,1778 sul dollaro, in recupero sui minimi della settimana (1,1715). Ma nelle ultime cinque sedute la moneta comune è arretrata dell’1,5%.

FA BOOM L’IPO DI ROKU (NETFLIX) +67%

L’avvio della discussione sulla riforma fiscale, ha portato la Borsa degli Stati Uniti a toccare nuovi massimi della storia, con il Dow Jones, in rialzo dello 0,2% e con l’S&P500 in crescita dello 0,1%. Nuovo record anche per il Russell 2000 delle small cap (+0,3%). 

Grande euforia per l’Ipo di Roku: l’ ex divisione di Netflix ha esordito sul listino tecnologico con un rialzo del 67%. In evidenza Mc Donald’s (+2,23%) dopo la promozione a Buy da parte di Longbow Research. In forte rialzo anche il settore salute: brilla Abbott (+2,8%) dopo che l’apparecchio per la misurazione del glucosio ha superato il testo della Fda.

PETROLIO, QUINTA SETTIMANA IN RALLY. S&P PROMUOVE SAIPEM

Chiude in rialzo il petrolio per la quinta settimana di fila. Il Brent tratta a 57,65 dollari al barile, greggio Wti a 51,57 dollari. A Piazza Affari sale Saipem (+0,77%). S&P Global ha alzato la raccomandazione da buy a strong buy, con prezzo obiettivo a 4,5 euro. Gli analisti hanno posto l’accento sui recenti contratti aggiudicatisi dal gruppo. Eni +0,14%, Tenaris -0,17%. 

FRENA MILANO. OGGI L’INFLAZIONE DELL’EUROZONA

Borse europee in ordine sparso, in una seduta interlocutoria, priva di grandi spunti. Alle 11 verrà comunicato il dato sull’inflazione nella zona euro.

Nel finale Piazza Affari si è allontanata dai massimi degli ultimi due anni toccati alla vigilia: l’indice Ftse Mib -0,15% chiude a quota 22.598. In rosso anche la Spagna (-0,39%) dove è ormai cominciato il conto alla rovescia per il contestato referendum catalano. Non si ferma il recupero della Borsa di Francoforte: l’indice Dax arrivato al quarto giorno consecutivo di rialzo, è salito dello 0,3%. Nell’ultimo mese la Borsa tedesca ha guadagnato il 4,7%, contro il +4% dell’indice EuroStoxx 50 ed il +4% della Borsa italiana.

Sul fronte macro l’indice di fiducia economica nei Paesi dell’Eurozona si è attestato a settembre a 113 punti, in aumento rispetto ai 111,9 di agosto e oltre le attese degli economisti (111,8). In Germania, l’inflazione è cresciuta più debolmente del previsto, in settembre, i prezzi al consumo armonizzati con le procedure europee, sono saliti dell’1,8% anno su anno, la stessa variazione di agosto: gli economisti di aspettavano +1,9%.

ARRETRA LO SPREAD, IL BTP 10 A 2,2” IN ASTA

Chiusura positiva per il mercato obbligazionario italiano, che ha beneficiato della lettura sotto le attese dei dati preliminari dell’inflazione di Germania e Spagna, che potrebbe indurre la Banca centrale europea a una riduzione più graduale dello stimolo monetario. Il Bund decennale tedesco tratta a un rendimento annuo dello 0,48%, dallo 0,50%. Il tasso del decennale italiano è sceso al 2,187% dal 2,215% del finale di seduta di mercoledì, dopo aver toccato in apertura il picco da metà luglio a 2,25%.

A fine seduta lo spread Btp/Bund è arretrato a 171 punti base da 175 della precedente chiusura, dopo aver sfiorato martedì quota 180, il livello più alto dallo scorso 14 luglio. Poche sorprese dalle aste a medio lungo italiane: un lieve calo è stato registrato sul quinquennale, a 0,83% da 0,84% dell’asta di agosto, mentre sulla scadenza decennale c’è stato un rialzo a 2,19%, massimo da aprile, dal precedente 2,09%.

TELECOM, GENISH PROMETTE: FAREMO DIGITIM

Giornata campale per Telecom Italia (-0,7%). Il Comitato di Palazzo Chigi chiamato ad applicare le norme speciali sul “golden power” formalizza la sua contestazione per la mancata comunicazione del controllo di fatto esercitato da Vivendi su Telecom Italia. Che però, a sorpresa, è rivolta alla società italiana, cioè a Telecom. 

Nel frattempo il Cda di Tim ha nominato Amos Genish amministratore delegato, conferendogli anche la responsabilità per il Sud America. Al vicepresidente esecutivo Giuseppe Recchi è stata assegnata la responsabilità organizzativa della funzione security, preposta, tra le altre cose, al presidio di ogni attività e asset rilevante ai fini della sicurezza e della difesa nazionale, anche all‘interno di TI Sparkle e Telsy.

Il consiglio ha infine approvato a maggioranza la creazione della jointventure con Canal+. Il board, però, “tornerà a esaminare l’operazione prima dell‘approvazione conclusiva”.

BORSA FREDDA CON FINCANTIERI

Piazza Affari ha bocciato l’accordo Italia – Francia tra Stx e Fincantieri (-5,4%). L‘accordo, secondo quanto si legge nel sito del ministero dello Sviluppo Economico, prevede lo studio di una possibile alleanza in campo navale militare, che potrebbe comportare anche uno scambio azionario tra Fincantieri e Naval Group tra il 5% e il 10%. L’alleanza non coinvolgerà solo Fincantieri e Naval Group ma anche altri (soci, partner industriali, clienti, dipendenti), con il forte coinvolgimento e sostegno dei governi. Tra questi, come ha detto lo stesso premier Paolo Gentiloni, ci sarà “certamente” Leonardo (+0,4%).

PIRELLI: 6,5 IL PREZZO DELL’IPO. MERCOLEDÌ IN BORSA

Bene ma non benissimo l’offerta Pirelli collocata nella parte bassa della forchetta di prezzo 6,5-8,3 euro. Con il prezzo fissato a 6,5 euro Pirelli sarà quotata, a partire da mercoledì 4 ottobre, con una capitalizzazione di partenza di 6,5 miliardi di euro rispetto ai 7,4 miliardi a cui fu revocata dal listino due anni fa. Va segnalato però che il delisting avvenne prima dello scorporo della divisione Industrial, ovvero dell’attività degli pneumatici per autocarro, esclusa dall’ipo, che resterà al 100% del partner cinese ChemChina. 

I soci, che tra Opa e aumento di capitale necessario a permettere il ritorno della società in borsa avevano speso 3,2 miliardi, rientreranno dalla spesa iniziale per oltre quattro quinti mantenendo il controllo della nuova Pirelli quotata a Piazza Affari.

TRA LE BANCHE BRILLANO BPER E BPM

Seduta positiva in Europa per i tecnologici (Stoxx 0,7%) e per le assicurazioni (Stoxx +0,6%). Generali termina in lieve rialzo (+0,13%) dopo l‘annuncio della riorganizzazione degli asset in Germania. In calo le utility (Stoxx -0,7%): Enel -1,2%, Snam -1%, Terna -0,9%.

Tengono e posizioni i finanziari tengono le posizioni: Unicredit invariata, Intesa -0,13%. Banco Bpm guadagna lo 0,81%. In serata l’istituto ha annunciato di aver sottoscritto in data odierna un accordo con il gruppo Aviva in merito al riacquisto per 252,6 del 50%+1 azione del capitale di Avipop Assicurazioni. Tonica Bper+1,65%, Carige +1,04% dopo il via libera dell‘assemblea all‘aumento di capitale.

VOLA FIERA MILANO, “LIBERATA” DAL TRIBUNALE

Strappa al rialzo Fiera Milano con un balzo del 16,85% dopo che il tribunale ha revocato l‘amministrazione giudiziaria. Il titolo si è spinto sui massimi da dicembre 2015 a 2,49 euro. 

Brillante Autogrill (+2,6%) dopo l’annuncio dei dati dei primi otto mesi del 2017 e gli aggiornamenti sulla riorganizzazione delle attività. Si tratta di un progetto che punta a separare le attività in tre società, una focalizzata sull’Italia, una sull’estero, una dedicata ai servizi di holding. 

Continua nel lusso la marcia di Yoox (+1,87%) e Moncler (+1,12%). Tra le small caps prosegue il rally di Landi Renzo (+7,89%) che dalla presentazione del nuovo piano strategico al 2022 (13 settembre) che ha ricevuto commenti positivi da parte degli analisti guadagnando circa il 70%.

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