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Piazza Affari e spread verso un finale positivo

Dopo la paura per la nuova tempesta greca, i mercati sembrano ormai vaccinati contro la sindrome di Atene e scongiurato l’effetto domino – Fari puntati su asta Btp a 5 e 10 anni: attesi rendimenti in lieve aumento – Banche a caccia di rimbalzo – Eni vende la quota nel South Stream a Gazprom

Piazza Affari e spread verso un finale positivo

La tempesta greca ha fatto danni. Ma non troppi. I mercati hanno preso atto delle elezioni anticipate greche, fissate per il 25 gennaio, e prezzato la previsione di un possibile, se non probabile successo del partito Syriza. Ma l’opinione dominante è che, a differenza di quanto accaduto nel 2011/12, la crisi greca non provocherà un effetto domino destinato ad investire l’intera zona euro.

TOKYO +8% NEL 2014. S&P PRIMATO NUMERO 53

E così, dopo la paura iniziale, i mercati hanno corretto il tiro. A Tokyo stamane l’indice Nikkei chiude con un ribasso superiore all’1 per cento l’ultima riunione del 2014: la Borsa giapponese si congeda con un guadagno delll’8% nell’arco dei 12 mesi. In ribasso anche Hong Kong -0.93%.

Poco mossa Wall Street, anche se l’indice S&P +0,09% ha colto l’occasione per segnare il 53° record assoluto a 2090 punti. Sale anche il Nasdaq +0,36%, in lieve calo il Dow Jones -0,09%. A condizionare la Borsa Usa l’ennesimo tonfo del greggio: il Brent è sceso a 57,88 dollari al barile, il Wti a 53, 61.

MILANO E MADRID CADONO E RISORGONO

Il premier italiano Matteo Renzi si era detto sicuro, a fine mattinata, che non ci sarebbe stato il contagio della sindrome greca. I fatti gli hanno dato ragione.

Gli indici azionari hanno registrato registrato un forte recupero dai minimi segnati a fine mattina subito dopo il voto del Parlamento greco, quando  la Borsa di Atene è caduta del 10% e quella di Milano è arrivata a perdere il 3%. La Borsa di Atene ha chiuso in ribasso del 3,9%.

Finiscono in calo contenuto le Borse di Milano (FtseMib -1,1%) e Madrid (Ibex -0,8%).  Piazza Affari si avia così a chiudere il 2014 con uno striminzito guadagno, poco sopra la parità.

Le altre Borse europee hanno chiuso positive: Londra +0,3%, Parigi +0,5%, Francoforte invariata.

IL BTP RESISTE SOTTO IL 2%. OGGI L’ULTIMA ASTA DI UN ANNO RECORD

Giornata ad alta tensione anche per i titoli di Stato: il bond decennale greco è sprofondato tornando a un rendimento del 9,26% (+110 punti base), che non vedeva dal settembre 2013. Nel frattempo il rendimento del Bund decennale tedesco, porto sicuro per eccellenza è sceso ad un nuovo minimo: 0,564%.

Il Btp decennale ha fatto come la Borsa: inizialmente è caduto, con il rendimento che saliva al 2,10%, poi l’eccesso è gradualmente rientrato e ha terminato la giornata a un rendimento dell’1,98% con spread a quota 143 (+13 punti base). Spread in allargamento di 12 punti base anche per il Bono spagnolo.

Oggi è in agenda il collocamento sul medio-lungo termine di CcTeu, BTp a 5 e 10 anni per un massimo di 7,5 miliardi di euro. Sono attesi su livelli di rendimento leggermente più alti dell’ultima asta e la domanda è attesa su livelli buoni ma non eccezionali. Il BTp a 5 anni è atteso su livelli poco superiori all’1% mentre il BTp a 10 anni dovrebbe attestarsi poco sopra il 2%.

BANCHE ITALIANE SOTTO TIRO, OGGI A CACCIA DI RIMBALZO

Sono state le banche a reggere l’urto della speculazione. Il settore chiude in forte calo in tutta Europa (Stoxx del settore -1,3%) , con una nota particolare per Piazza Affari investita da una corrente di vendite sui Big. Unicredit  ha perso il 2,5%, Intesa   -2,3%, Banco Popolare -1,8%.

ENI VENDE LA QUOTA IN SOUTH STREAM

Eni chiude in calo dell’1,4 sotto la pressione di più notizie. In mattinata le vendite hanno colpito la società petrolifera italiana dopo la notizia che gli scontri fra le opposte fazioni in Libia hanno causato un gravissimo incendio nel terminale petrolifero di Es Sider, il principale del Paese nordafricano, dove sono andati in fumo 800mila barili di greggio. Pare che a innescare l’incendio sia stato un missile.

Nella conferenza stampa di fine anno Renzi ha ribadito che la cessione di eventuali quote del cane a sei zampe dovrà tener conto delle condizioni del mercato, per ora tutt’altro che favorevoli: pesa anche S&P che ha messo sotto osservazione il rating in vista di un possibile retrocessione dall’attuale A/A-1.

In serata, infine, la società ha annunciato la cessione a Gazprom della quota del 20% in South Stream Transport, creata per la realizzazione del gasdotto tra Europa e Russia, il cui progetto è però stato bloccato da Putin. L’Eni, ha detto lo stesso ad Claudio Descalzi “recupererà il capitale investito a oggi nel progetto, calcolato coerentemente con gli accordi esistenti”.

Chiude la giornata in calo anche Saipem –0,33% nonostante le indiscrezioni che danno per certa la rinuncia al varo di un aumento di capitale. Mediobanca Securities ha confermato la raccomandazione neutral (target price a 14,5 euro).

Nel resto del listino perdite consistenti per Enel  -1,8% e Finmeccanica -1,4%. Telecom Italia chiude la giornata con una flessione  dello 0,17%.

LUXOTTICA, FCA, GTECH AL TOP

Non particolarmente affollata la lista dei titoli in terreno positivo. Avanzano Fiat Chrysler +0,6% e Prysmian +0,53%: Mediobanca Securities ha confermato sulla società dei cavi la raccomandazione outperform con un prezzo obiettivo di 16,6 euro.

In rialzo anche Luxottica +1% , favorita dallo sprint dei consumi in Usa.Yoox +1,87%. Positiva Gtech +0,38% che ha firmato un contratto della durata di sei per la fornitura di un sistema integrato per le lotterie messicane.

NATALE RICCO PER TISCALI, RIMBALZA SEAT

Fuochi d’artificio per Tiscali +14,98%: il gruppo ha annunciato il 24 dicembre di aver firmato un accordo di ristrutturazione del debito. Bene anche Seat Pg +7,4%. 

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