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Piazza Affari è la miglior Borsa d’Europa (+2,8%) e lo spread si attesta a quota 466

In 3 giorni ha recuperato 1.000 punti: un’altra giornata di sole per la Borsa di Milano in rialzo del 2,8% – L’effetto Draghi aumenta la fiducia nel futuro dell’eurozona e fa bene anche all’asta dei Btp (decennali sotto il 6%) – Ne beneficiano le banche con rialzi dei loro titoli azionari fino al 6% – Spread a 466 – Attesa per le mosse Fed e poi Bce

Piazza Affari è la miglior Borsa d’Europa (+2,8%) e lo spread si attesta a quota 466

PIAZZA AFFARI RECUPERA MILLE PUNTI IN 3 GIORNI. LE BORSE SPERANO NELLA COPPIA BEN-MARIO

Piazza Affari, migliore Borsa europea, galoppa dietro la bandiera della Bce. L’indice FtseMib mette a segno, per il terzo giorno di fila, un rialzo ragguardevole: +2,98% a quota 13.978. Nella mattinata di giovedì, l’indice era scivolato sotto quota 13 mila ai minimi dal marzo 2009. 

Positive, ma distanziate, le altre Borse: Londra sale dell’1,22%, Parigi +1,17%, Francoforte +1,37%. Madrid avanza del 2,55%. Incerta, al contrario, Wall Street alla vigilia del vertice della Fed: l’ indice Dow Jones è sotto dello 0,16%,  S&P -0.02%, peggio il  Nasdaq -0,42%. 

A render possibile la corsa del Toro in Europa è stato l’esito brillante dell’ultima asta del Tesoro prima della pausa agostana. Sono stati collocati con successo tutti i 5,5 miliardi di Btp dell’asta programmata.

I titoli decennali sono stati piazzati a un rendimento del 5,96%, in netto calo dal 6,19% dell’asta di fine giugno. I titoli a cinque anni sono stati assegnati a un rendimento del 5,29%. Sul mercato secondario il Btp decennale è scambiato al 5,96%, dal 5,91% di venerdì sera. Lo spread con il Bund è a quota 456 (+4 punti base).

Ancora più significativa la ripresa dei titoli di Stato spagnoli: il rendimento del Bono a dieci anni è sceso al 6,51% (dal 6,65% di venerdì) e lo spread con il Bund tedesco si è ridotto di 14 punti base a quota 512. L’euro è scambiato a 1,225, in calo da 1,232 della chiusura di venerdì.

Sale così la febbre per le decisioni delle banche centrali. Mercoledì, al termine della consueta riunione di due giorni del comitato per la politica monetaria (Fomc), la Fed renderà nota la sua visione sulla salute dell’economia americana, e molti investitori puntano su un nuovo pacchetto di stimoli per fare riprendere  quota a un mercato del lavoro che crea meno occupati di quanti la Fed vorrebbe.

Giovedì si riunirà il Consiglio direttivo della Bce dove Mario Draghi e i suoi colleghi dovranno decidere quali misure pratiche attuare per smontare il meccanismo perverso degli spread. Non stupisce, data la situazione che la ripresa sia stata guidata dal settore bancario. L’indice Stoxx europeo del settore sale del 2,9% guidato dalle banche italiane: Unicredit +4,59%, Intesa  +6,61%, Mediobanca +4,93%,Ubi +3,65%. Corre MontePaschi +6,55%. Banco Popolare sale del 6,3%, nonostante  Bank of America abbia abbassato il giudizio a neutral da buy.

Note liete anche per il comparto assicurativo: Generali guadagna il 3,72%, Cattolica Assicurazioni +1%, Mediolanum +7,84%. A2A corre in rialzo del 7% dopo l’annuncio che venderà la controllata francese Coriance con un effetto positivo sul debito di 160 milioni di euro. Fra le altre utility, Enel sale del 3,2%, Terna +1,2%. Balzo di Iren +11%. Buon rialzo di Telecom Italia +2,35%.

A poche ore dal board di Chrysler (domani tocca al Lingotto) forte rialzo di Fiat +4,86% con tutto il settore auto europeo. Pirelli guadagna il 3,73%. Fra le mid cap, Maire Tecnimont  avanza dell’11%. FondiariaSai con una caduta del 28% si adegua al prezzo di 1,00 euro, prezzo di sottoscrizione delle nuove azioni. Unipol scende del 13% a 2,01 euro. 

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