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Piazza Affari archivia un febbraio d’oro: +12,7% nel 2019

Piazza Affari si conferma più che mai la regina delle Borse europee nel 2019: a febbraio ha guadagnato un altro 4,7% che fa salire al 12,7% l’incremento della capitalizzazione da inizio anno – Il flop di Trump sconcerta i mercati malgrado il boom del Pil Usa

Piazza Affari archivia un febbraio d’oro: +12,7% nel 2019

Dopo il mancato accordo con Kim, Donald Trump prova a consolarsi con una “storica pace” con Pechino anticipata in tv da Larry Kudlow, il consigliere economico del presidente, per ora impegnato a scansar i siluri lanciati dal suo ex avvocato Michael Cohen.

Bloomberg ha scritto stanotte che entro metà marzo Donald Trump e Xi Jinping si incontreranno per firmare l’accordo di pace sul commercio che gli sherpa delle due potenze stanno già mettendo nero su bianco. Wall Street prende atto degli sviluppi della partita senza mostrare grandi entusiasmi, a differenza di quanto fanno le piazze cinesi.

Ma il diverso atteggiamento si spiega soprattutto con la fotografia dell’economia reale: riprende quota, secondo gli ultimi dati, l’economia di Pechino. Wall Street, invece, pur soddisfatta dall’andamento del Pil Usa (+2,9% nel quarto trimestre, poco sotto l’obiettivo fissato da Trump) sta rivedendo al ribasso le previsioni sui conti delle aziende: i profitti del trimestre scenderanno, secondo le ultime stime dell’1,1%. La corporate America stenta a sostenere la crescita drogata un anno fa dagli incentivi fiscali.

Intanto l’Europa attende, senza troppe illusioni, i dati Pmi di stamane per misurare la gravità della frenata del manufacturing: il buon andamento dei mercati obbligazionari è la prova che i mercati confidano in nuove misure espansive della Bce nella riunione del 7 marzo.

MORGAN STANLEY PROMUOVE LE AZIONI DI SHANGHAI

L’indice Csi 300 di Shanghai (+0,5%) chiude con un nuovo rialzo una settimana trionfale +4,5%. A spingere il mercato, oltre alle indicazioni sul negoziato sui dazi, sono le novità degli indici Morgan Stanley.Il broker ha deiso di aumentare il peso delle “A” shares nei suoi indici internazionali, moltiplicando per quattro il peso delle azioni cinesi ni suoi panieri internazionali. L’entrata avverrà gradualmente a maggio e agosto.

L’indice PMI Caixin sulle aspettative dei direttori degli acquisti delle aziende della manifattura, è salito molto più del previsto in febbraio, portandosi a 49,9, ad un passo dalla soglia che separa contrazione ed espansione.

Positivi anche gli altri listini asiatici. il Nikkei di Tokyo si avvia a chiudere in rialzo dell’1,1%. Hong Kong è in lieve ribasso, a Seoul la Borsa è chiusa. Il BSE Sensex dell’India è in rialzo dello 0,5%, il Jakarta Composite dello 0,3%.

Scende lo yen, valuta rifugio dell’area: il cross dollaro yen sale per il terzo giorno consecutivo a 111,7 (massimo da metà dicembre). L’Euro si apprezza a 1,1385 su dollaro +0,1% e contro la sterlina a 0,857.

SALTA L’ACQUISTO DI CELGENE, NO DI SEATTLE A AMAZON

Debole ieri Wall Street: gli indici principali cedono tra lo 0,27 e lo 0,29%. Di rilievo il tonfo di Celgene (-8,6%) dopo che un fondo activist si è schierato contro l’acquisto dalla parte di Bristol Myers (+1,4%).

Nuovo smacco per Jeff Bezos. Dopo il no di New York alla nuova sede di Amazon, anche Seattle ha detto no al mega investimento del colosso dell’e-commerce: non c’è stato l’accordo sugli incentivi fiscali.

PIAZZA AFFARI AL QUINTO GIORNO DI RIALZO

Piazza Affari (+0,78% a quota 20.659,49 punti) ha archiviato febbraio in crescendo, con la quinta seduta consecutiva con il segno più. Nel corso di febbraio l’indice ha messo a segno un rialzo del 4,7%. Da inizio anno con un incremento 12,7%, è la migliore in Europa.

Positive ma meno brillanti le altre piazze azionarie europee: Cac40 di Parigi +0,4%, Dax di Francoforte +0,35, Madrid +0,67%.

BREXIT, CORBEYN VUOLE IL REFERENDUM BIS

In calo anche Londra (-0,5%). I laburisti appoggeranno l’idea di un nuovo referendum sulla Brexit dopo che il parlamento ha bocciato la proposta di un’unione doganale con l’Unione Europea. Lo ha dichiarato il leader del partito Jeremy Corbyn.

Ancora una seduta positiva per l’obbligazionario italiano. Il rendimento del decennale italiano è sceso a 2,76% (da 2,79%). Ancora più sensibile il calo dello spread a 258 da 264.per la maggiore pressione sulla carta tedesca dopo i dati americani.

SCENDE LO SPREAD, MA MOODY’S RILANCIA L’ALLARME

L’attenzione degli operatori è già concentrata sul consiglio Bce del 7 marzo che valuterà le contromisure espansive per rispondere ai segnali di raffreddamento dell’economia tra cui il lancio di nuove operazioni Tltro destinate non solo alle banche.

A far da contrappeso all’andamento positivo del debito e delle banche italiane sono i segnali d’allarme, sempre più insistenti sulle prospettive del Bel Paese. Ieri è arrivata la diagnosi di Moody’s: Questa volta tocca a Moody’s prevedere un futuro poco roseo, anzi piuttosto a tinte fosche per il Paese. l’agenzia di rating stima un incremento del Pil solo dello 0,4% per l’anno in corso e dello 0,8% per il 2020. Gli analisti ipotizzano che l’incertezza politica che “resterà elevata per tutto l’anno in corso”, con il conseguente rischio di “una crescita molto più debole rispetto alle nostre stime”.

FIAMMATA DI SAIPEM, OFFERTA DI ENI NEL MARE DEL NORD

Conti di fine anno e banche sono stati gli ingredienti della performance positiva della Borsa milanese.
Fiammata di Saipem (+4,77%) su volumi di scambi più che doppi rispetto alla media mensile Morgan Stanley rafforza il giudizio Overweight con target price 6 euro. Gli analisti americani si aspettano una risalita delle quotazioni dopo che i conti 2018 e le prospettive indicate dal management hanno battuto le attese. Giudizio positivo anche dagli analisti di Equita che conferma la raccomandazione Buy e il target a 5,1 euro.

Segna il passo Eni (-0,37%): il cane a sei zampe assieme al fondo di private equity HitecVision sta preparando un’offerta, che potrebbe arrivare a 2 miliardi di dollari per Chrysaor, che detiene gli asset petrolio e gas del gruppo Usa ConocoPhillip nel mare del Nord.

Grandi applausi anche per i conti di Geox (+17,22%), dopo la promozione di Kepler Cheuvreux a ‘buy’ da hold . Mediobanca Securities ha alzato il target price a 1,44 euro da 1,3 euro, confermando a neutral il rating,

BNCHE E RISPARMIO GESTITO SUGLI SCUDI

A sostenere Piazza Affari hanno contribuito più di tutti i titoli bancari e quelli del risparmio gestito.

Bper Banca (+2,71%) festeggia il nuovo piano industriale che prevede arrivare nel 2021 a 450 milioni di euro di risultato netto, corrispondente ad una crescita media annua del 7,1%. Il piano industriale è basato sul taglio costi (-2,6% media annua) ed un mantenimento dei ricavi sui livelli attuali.

Sale Unicredit (+2,15%) su cui Morgan Stanley ha lasciato invariato il rating a overweight, alzando il target price a 16 euro da 15,3. Ubi Banca +2.06% e Intesa San Paolo +1,76%.

Tra gli asset manager bene Azimut (+4%) e Anima (+3,5%): Banca Imi, Equita Sim e Banca Akros hanno tutte confermato il rating buy dopo la pubblicazione dei conti 2018. Va in orbita FinecoBank (+6%).

TONFO DI JUVENTUS: -16% DALLA NOTTE DI MADRID

La nota più negativa riguarda il tonfo di Juventus, -4,13% dopo aver annunciato un primo semestre con utili in forte calo (7,5 milioni contro 43,3 dell’analogo periodo dell’esercizio precedente) e la previsione di un risultato in rosso. Dalla scellerata notte di Madrid il titolo ha lasciato sul terreno il 16%.

Le incertezze sui negoziati Usa-Cina in merito agli scambi commerciali penalizzano alcuni titoli più esposti al tema come Stmicroelectronics (-2,18%).

Nel resto del listino da segnalare Bialetti (+11,73%). La società ha sottoscritto gli accordi di ristrutturazione dei debiti ed è stata deliberata l’emissione del secondo prestito obbligazionario non convertibile “interim” per 10 milioni.

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