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Petrolio, gli Usa si scoprono vulnerabili

L’attacco degli hackers all’oleodotto Colonial Pipeline negli Usa sta surriscaldando i prezzi del gasolio. Il petrolio segue l’andamento delle materie prime. Bloomberg commodity ai massimi

Petrolio, gli Usa si scoprono vulnerabili

Gli hackers danno una mano alla speculazione sul greggio. Nel comparto dell’energia, la messa fuori servizio della condotta che porta i distillati del greggio a tutta la East Coast degli Stati Uniti sta infatti surriscaldando il prezzo del gasolio: +3%. Nelle stesse ore sale la quotazione di Tenaris, la multinazionale della famiglia Rocca, leader nella produzione di tubi e servizi per l’esplorazione e la produzione di petrolio e gas. Ma dall’iniziale balzo in avanti del 3% abbondante, il prezzo si è posizionato su un più modesto +1,7%.

Anche se la società di gestione del Colonial Pipeline ha detto di non essere in grado di fornire indicazioni sulla ripresa del servizio, i mercati sono convinti che entro poche ore  la situazione si sbloccherà. Il tempo per raggiungere un accordo con i pirati informatici che chiedono un riscatto per sbloccare la situazione anche se Washington non ammetterà mai il cedimento che, tra l’altro, capita in un momento delicato per la percezione dell’inflazione da parte dei mercati, a due soli giorni dalla pubblicazione del dato sull’andamento dei prezzi al consumo legati a doppio filo all’andamento dei prezzi del carburante, specie all’inizio della bella stagione. Attacchi del genere, scrive stamane il Financial Times, sono tutt’altro che rari e fruttano in media riscatti nell’ordine dei 100.000 dollari. Stavolta, però, gli hackers hanno alzato il tiro e si annuncia un intervento più robusto delle autorità già all’erta dopo l’attacco a SolarWind attribuito a pirati informatici in arrivo dalla Russia. L’aggressione, inoltre, arriva a due giorni dalla prossima discussione al Senato del piano Biden sulle infrastrutture che prevede 2,3 miliardi di investimenti per rafforzare la rete di infrastrutture per gas e petrolio.

Ma  l’incremento dei prezzi del carburante contribuisce per ora ad alimentare la corsa delle materie prime che è ripartita con l’avvio della nuova settimana. Quella appena conclusa è stata la sesta positiva di seguito.  

Il petrolio non fa del resto altro che seguire l’andamento dell’indice Bloomberg delle commodity (94,0 punti) che ha toccato i nuovi massimi dal 2015 al settimo giorno consecutivo di rialzo, siamo sui massimi dal 2015. Il rame è in rialzo del 3%, su nuovi massimi di periodo , un andamento comune al ferro, in ascesa del 10 per cento ma anche agli Etf basati sui metalli preziosi, argento in testa. 

In questo quadro per Bestinver securities (rating buy e target price in revisione) Tenaris è avviata ad un secondo trimestre decisamente favorevole.  “La tendenza negli Stati Uniti è rimasta positiva nell’ultima settimana e il Canada dovrebbe riprendere la crescita dopo aver toccato il minimo stagionale in aprile a causa di fattori climatici”, evidenziano gli analisti. Ma l’analisi risale a qualche giorno fa, prima che entrasse in scena il fattore pirateria. 

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