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Petrolio e Fed affondano le Borse: Milano tra le peggiori

Il nuovo calo dei prezzi del petrolio e i timori sulle mosse della Fed colpiscono i listini azionari e, dopo Madrid, Piazza Affari (-1,14%) è tra le peggiori Borse d’Europa – Crollano Tod’s e Mps – Vendite anche su Bpm, Ferragamo e Mediobanca – In controtendenza Campari, Telecom Italia, Italcementi e Snam.

Petrolio e Fed affondano le Borse: Milano tra le peggiori

Mercati in attesa della Fed. Le Borse europee chiudono in territorio negativo in linea con il sentiment di Wall Street dove gli indici sono in calo. Le perdite più accentuate riguardano però Piazza Affari che termina la seduta in rosso dell’1,14% mentre Parigi -0,75%, Londra -0,56% e Francoforte -0,56%.

Il meeting della Fed, come di consueto, inizia oggi e si concluderà domani sera. La riunione di politica monetaria sarà seguita anche dal comunicato della Banca centrale sullo stato di salute dell’economia Usa. Sul fronte macroeconomico oggi è stato diffuso il dato sulle vendite al dettaglio che ha mostrato una discesa dello 0,1% a febbraio, meno delle attese (-0,2%) e quello sulle scorte di magazzino che sono aumentate in gennaio dello 0,1% rispetto al mese precedente, meglio delle attese degli analisti. Pubblicati anche i prezzi alla produzione calati a febbraio dello 0,2% rispetto a gennaio, in linea con le attese degli analisti. L’indice al netto dei prezzi dell’energia e dei generi alimentari (core) è rimasto piatto, mentre gli analisti si attendevano un rialzo dello 0,1%. Su base annua, i prezzi alla produzione sono rimasti stabili, mentre quelli core sono saliti dell’1,2%. Infine, l’indice manifatturiero Enmpire State della Fed di New York che a marzo, a sorpresa, è passato in territorio positivo (a +0,6).

Sui listini pesa anche il petrolio: il Wti cede il 2,66% a 36,19 dollari al barile e il Brent il 2,3% a 38,62 dollari al barile. Il Dow Jones arretra dello 0,22% e l’S&P500 dello 0,51%. Il cambio euro dollaro è poco mosso a 1,1096. Sostanzialmente fermo anche l’oro che cede lo 0,33% a 1231,24 dollari l’oncia. Lo spread Btp-Bund è risalito verso i 106 punti base e rendimento all’1,38%. Il Tesoro ha comunicato che da lunedì 4 a giovedì 7 aprile 2016 si terrà la prossima emissione del BTp Italia, il titolo di Stato indicizzato al tasso di inflazione nazionale e pensato per il risparmiatore individuale.

A Piazza Affari brinda Campari +2,10% dopo l’annuncio della prossima Opa amichevole su Grand Marnier per 684 milioni di euro. In evidenza sul Ftse Mib anche Telecom Italia che dopo una giornata volatile chiude con un progresso dell’1,36%, periodicamente sugli scudi sulla scia dell’ipotesi Orange e in attesa delle decisioni per la valorizzazione della controllata Inwit. Italcementi +0,79%, Snam +0,49%. Le vendite colpiscono invece banche e lusso.

In fondo al paniere delle blue chip cade Tod’s -7,22%, colpito i dati sul 2015 e dopo che JP Morgan ha ridotto il target price a 70 euro da 74 euro, mantenendo il giudizio neutral. Secondo peggior titolo Bmps -5,98% dopo il balzo di ieri legato ad indiscrezioni su pressioni di Matteo Renzi per accasare la banca toscana. Intanto il ministero del Tesoro, grazie al pagamento del dividendo in nuove azioni, potrebbe salire dal 4 al 7% in Mps. Giù anche Bpm -4,62%, Ferragamo -4,34% e Buzzi Unicem -3,56%.

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