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Petrolio e banche danno la scossa a Piazza Affari, riparte Fca

I dati macro spingono al rialzo i listini europei e Milano è in pole position – I prezzi del greggio alimentano Eni e Saipem, che incassa la commessa Aramco – Prosegue la corsa di Unipol dopo il riassetto – Nel credito si segnalano Bper e Carige – Brilla Cnh – Attesa per i dati sulle immatricolazioni in Italia e Usa.

Petrolio e banche danno la scossa a Piazza Affari, riparte Fca

Continua la stagione di grazia dell’industria europea. E le Borse ne approfittano. Piazza Affari guadagna più di un punto e mezzo (indice Ftse Mib ad un soffio da quota 21 mila). Rialzi di oltre un punto percentuale anche per Parigi e Madrid, Francoforte +0,6%.

Il Pmi manifatturiero europeo è salito a 57,4 a giugno, il valore più alto da aprile 2011. In Italia l’indice è cresciuto a 55,2, leggermente al di sotto delle previsioni (55,3). Rallenta invece il Purchasing Managers Index del Regno Unito. da 56,3 a 54,3, sotto le previsioni.

Nel mese di maggio il tasso di disoccupazione italiano è salito all’11,3% dall’11,2 (rivisto da 11,1), rende noto Istat. Tra giovani il tasso è salito al 37% dal 35,2%. L’euro si indebolisce a 1,138 su dollaro, -0,4%. In lieve rafforzamento il Btp a 2,14%. Bund tedesco tratta allo 0,46%. Lo spread Btp/Bund è a quota 169 punti base.

Non tiene a fine mattina il rialzo del petrolio, che ridiscende sotto la barriera dei 49 dollari. Secondo un sondaggio Reuters a giugno la produzione dei Paesi Opec è cresciuta di 280 mila barili al giorno a 32,72 milioni a causa dell’aumento dell’offerta di Nigeria e Libia. Entro domani sera dovrebbe arrivare la risposta del Qatar all’ultimatum lanciato dall’Arabia Saudita e altri Paesi del Golfo.

In Europa si mettono in luce stamattina le società petrolifere: indice Stoxx energy +1,6%. Eni sale dell’1,7%. Oggi è stata annunciata una scoperta petrolifera in Norvegia da 25-30 milioni di barili. 

Saipem +2,5%: la società ha annunciato di aver ricevuto ordini per mezzo miliardo di dollari; il grosso dei lavori assegnati sono in Arabia Saudita, seguono una commessa in Angola, altri ordini in Africa occidentale e nell’area del Mar Caspio. Tenaris +1%.

Salgono anche le banche. Guida la corsa Bper (+4,17%), che ha completato l’acquisizione di Banca Carife. Seguono Banco Bpm (+2,3%) e i Big: Intesa +2,09 %, Unicredit +2,63%. Nel giorno del Cda dedicato alle dismissioni ed alla definizione dell’entità dell’aumento di capitale, prende il volo Banca Carige (+6,50%).

In settimana dovrebbe arrivare il via libera di Bruxelles alla messa in sicurezza di Monte Paschi: l’autorizzazione dovrebbe aprire la via all’intervento sul capitale da 8,3 miliardi di euro. Il ritorno a Piazza Affari della banca, indicato inizialmente alla fine di luglio, potrebbe slittare a settembre. 

In grande evidenza Unipol (+4,61%) dopo il riassetto e la nascita della bad bank per Unipol Banca. Sale anche Unipolsai (+2,04%). Kepler Cheuvreux ha alzato il target price a 1,95 euro da 1,887 euro. Confermato il giudizio Hold.

Generali sale dello 0,9%. Tra le società del risparmio gestito, Azimut +2%. Accelera Fiat Chrysler (+3,97%) sull’onda delle ottime vendite sul mercato francese (+11,9% a giugno). Oggi escono i dati sulle vendite di automobili negli Stati Uniti e in Italia. Exor +2%.

Tra le società dell’industria spicca anche Cnh Industrial: +3,5% dopo che Goldman Sachs ha aumentato il prezzo obiettivo a 12,2 euro da 11,6 euro precedente. Stm+1,5%. 

A2a (+0,07%) ha notificato al governo del Montenegro l’opzione di vendita dell’intero pacchetto di Epcg al prezzo d 250 milioni. Recordati (-0,23%) ha perfezionato l’accordo siglato con AstraZeneca riguardante l’acquisizione dei diritti europei del metoprololo. Il corrispettivo dell’operazione è pari a 290 milioni di dollari. 

Tra le small cap, Chl accusa un ribasso dell’11%. Venerdì scorso la società ha annunciato che non rimborserà la quarta rata del prestito obbligazionario convertibile.

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