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Pensioni e lavoro: le due ricette del Governo

Il ministro Giuliano Poletti illustra, durante il question time alla Camera e nell’incontro coi sindacati, le mosse che l’Esecutivo intende attuare nel prossimo futuro in tema di lavoro e pensioni. Modifiche importanti costruite su due pilastri: riduzione strutturale dei contributi per i giovani allo scopo di stimolare l’occupazione e correttivi all’Ape Social per favorire la flessibilità in uscita e l’occupazione degli over 50.

Pensioni e lavoro: le due ricette del Governo

Nel giorno dell’ennesimo incontro tra Governo e sindacati, il ministro Giuliano Poletti illustra, durante il question time alla Camera, le mosse che l’Esecutivo intende attuare nel prossimo futuro in tema di lavoro e pensioni. Modifiche importanti costruite su due pilastri: riduzione strutturale dei contributi per i giovani allo scopo di stimolare l’occupazione e correttivi all’Ape Social per favorire la flessibilità in uscita.

“Confermiamo la volontà di voler intervenire ancora in materia di occupazione giovanile, riducendo la quota degli oneri contributivi che al momento ipotizziamo in maniera strutturale del 50% per tre anni” Questa l’ipotesi paventata oggi da Poletti. “Ci auguriamo – ha continuato il ministro –  di essere nelle condizioni di poter far diventare stabile e permanente una riduzione degli oneri contributivi”.

Nonostante i miglioramenti attestati dai dati sulla disoccupazione e da quelli sull’andamento dell’economia italiana, l’esigenza di misure concrete per contrastare la disoccupazione giovanile rimane ancora prioritaria.”Su questo versante – ha spiegato il ministro a Montecitorio – già a decorrere dal 2015, abbiamo introdotto una riduzione della componente lavoro sull’Irap per i lavori a tempo indeterminato andando ad abbattere un punto del cuneo fiscale. Inoltre, nella legge di bilancio per il 2017 sono stati prorogati i benefici contributivi per i contratti di apprendistato e al momento c’è anche il bonus occupazione Sud così come il bonus assunzione previsto per chi è iscritto al programma di Garanzia Giovani”.

Ma il problema occupazionale non riguarda solo i giovani, ma anche i disoccupati sopra i cinquant’anni. In questo frangente “I due percorsi per favorire l’ingresso di queste persone nel mercato del lavoro che abbiamo messo a disposizione sono l’Ape social e lo sviluppo delle politiche attive che consentono la ricollocazione di questi lavoratori. Confermo l’attenzione Governo in questa direzione”

Oggetto del confronto tra il Governo e i sindacati anche gli eventuali correttivi all’Ape Social, anche perché la misura prevede “un monitoraggio della spesa per l’applicazione. Verifica a cui provvederà una conferenza dei servizi convocata nei prossimi giorni”, ha aggiunto Poletti.

Proprio nell’ambito della Conferenza dei servizi, verrà effettuata una valutazione tecnica “su eventuali criticità, rispetto alla possibilità di dare stabilizzazione allo strumento”, ha concluso il ministro.

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