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Passera, Italia tra recessione e credit crunch: “C’è bisogno di semplificazioni”

AUDIZIONE del ministro dello Sviluppo economico alla Camera – L’Italia resterà in recessione per tutto il 2012 – Gli obiettivi dei prossimi 12 mesi: onorare i debiti della Pubblica amministrazione verso le imprese e investire in infrastrutture – Sul Beauty contest: “Non regaleremo frequenze tv” – E no alla vendita di Snam agli stranieri.

Passera, Italia tra recessione e credit crunch: “C’è bisogno di semplificazioni”

“L’azienda Italia ha un problema di credit crunch: dobbiamo agire subito”. Anche se allarmato dai dati del Paese che continua a essere “nel pieno sviluppo di una seconda recessione”, il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, audito alla commissione Bilancio della Camera ha chiarito i punti su cui il Governo punterà per far toranre a crescere l’Italia

SEMPLIFICAZIONI – Il problema della restrizione del credito è quello che più affligge il Ministro. “Il tema del credito”, ha dichiarato Passera, “è diventato un ‘super tema’ per una seria di gravi cause: mancanza di liquidità, aumento delle sofferenze, regole bancarie che hanno tolto altro capitale alle banche. Così si è creato un vero e proprio credit crunch”. L’idea, proposta da Passera “è presentare ogni 2-3 mesi un ‘pacchettone’ che tocchi la vita delle famiglie ma, soprattutto delle imprese e in particolare di quelle piccole e medie”. “Sappiamo quanto bisogno c’e’ di semplificazioni”.

INFRASTRUTTURE – Per quanto riguarda la spinta che il Governo intende dare agli investimenti in infrastrutture, “l’idea”, ha dichiarato il Ministro, “è vedere nei prossimi 12 mesi 40-50 miliardi di euro di lavori indirizzati e il più possibile avviati”. 

DEBITI PA – Inoltre il Governo spera di riuscire a restituire nei prossimi 12 mesi almeno metà dei debiti che la Pa deve alle imprese, che ammontano a circa 50-60 miliardi di euro. Significherebbe “molto”, secondo il ministro Passera, se nei prossimi 12 mesi “riuscissimo, attraverso l’adozione della direttiva e attraverso un primo assorbimento dei pagamenti non fatti dalla pubblica amministrazione, a rimettere in moto metà dello scaduto”. Sarebbe importante soprattutto “in termini di impatto sulla finanza e sui conti puibblici”, ha specificato l’ex numero uno di Intesa.

BEAUTY CONTEST – Passera si è inoltre opposto all’idea di cedere le frequenze televisive gratuitamente. “Ho chiesto tempo per interloquire con tutte le parti in causa”, ha dichiarato il Ministro “ci siamo dati un mese di tempo per formulare una proposta”, che dovrebbe arrivare entro il 19-20 di aprile. Sul beauty contest, ha proseguito,ho espresso più volte la mia opinione, che non è una cosa buona cedere gratuitamente beni dello Stato”. 

SCORPORO SNAM-ENI –  No alla vendita di Snam agli stranieri. Lo ha assicurato Passera, confermando l’intenzione del Governo di concludere la separazione “entro la legislatura”. Ma, ha aggiunto il Ministro, “deve essere un’operazione amica del mercato e fatta nel migliore dei modi”. Il fatto che Snam possa essere venduta a stranieri “è un rischio”, ma “con il meccanismo che abbiamo in mente” è un rischio “abbastanza gestibile, cioè evitabile”, ha concluso.

FINMECCANICA – Sull’ipotesi di vendita di Ansaldo Energia e Ansaldo Breda da parte del gigante della difesa Finmeccanica, il ministro Passera ha risposto che prima di cercare altre soluzioni o lasciarsi tentare dalle cessioni, “bisgona cercare di mettere a posto le aziende” in difficoltà.   

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