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Parlamento, ecco i nuovi presidenti: Grasso al Senato, Boldrini alla Camera

L’ex procuratore antimafia ha sconfitto al ballottaggio il presidente uscente Renato Schifani, sostenuto da Pdl e Lega – Grasso ha ottenuto 15 voti in più rispetto al pacchetto garantito dal centrosinistra: franchi tiratori nel Movimento 5 Stelle e forse anche in Scelta Civica – Boldrini (Sel) terza donna della storia eletta alla presidenza della Camera.

Parlamento, ecco i nuovi presidenti: Grasso al Senato, Boldrini alla Camera

Piero Grasso è il nuovo presidente del Senato. L’elezione alla guida di Palazzo Madama dell’ex procuratore nazionale antimafia, ora in quota Pd, segue di poche ore quella di Laura Boldrini (Sel) alla presidenza della Camera. Il nuovo Parlamento archivia così la prima pratica della XVII legislatura repubblicana, affidando entrambe le assemblee ad esponenti di centrosinistra. 

Grasso ha sconfitto al ballottaggio il presidente uscente, Renato Schifani, la cui ricandidatura è stata sostenuta da Pdl e Lega. L’elezione è arrivata al termine della quarta votazione, che ha visto l’ex magistrato prevalere per 137 voti contro 117, con 52 schede bianche e ben sette nulle. 

La scelta tra i due candidati ha provocato una spaccatura tra i senatori del Movimento 5 Stelle: dopo una lunga riunione, i grillini hanno deciso di non appoggiare nessuno dei due contendenti al ballottaggio, ma nel segreto dell’urna qualcuno potrebbe aver violato la direttiva. Divisioni anche nel partito di Mario Monti, Scelta civica, che alla fine ha deciso per la scheda bianca, ma non senza forti malumori interni. Alla fine, Grasso ha ottenuto 15 voti in più rispetto al pacchetto garantito da Pd e Sel.

Quanto a Boldrini, la deputata di Sel ha raggiunto la maggioranza assoluta dei voti necessaria per l’elezione alla terza carica dello Stato, ottenendo 327 preferenze. E’ la terza donna nella storia della Repubblica ad essere eletta alla presidenza della Camera. Prima di lei solo Nilde Jotti (parlamentare del Pci) e Irene Pivetti (eletta con la Lega ma poi uscita dal partito di Umberto Bossi).

Stando a quanto si legge nella biografia pubblicata sul suo sito www.lauraboldrini.it, Boldrini ha lavorato per oltre 20 anni nelle agenzie delle Nazioni Unite, partecipando a diverse missioni in luoghi di crisi, tra cui Ex-Jugoslavia, Afghanistan, Pakistan, Iraq, Iran, Sudan, Caucaso, Angola e Ruanda.

Dal 1998 al 2013 è stata portavoce dell’Alto Commissariato ONU per i Rifugiati (UNHCR) per l’Europa meridionale, occupandosi dei flussi migratori nel Mediterraneo.

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