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Panasonic taglia 10mila posti e rilancia sull’elettrico: +39% l’utile atteso dalla divisione batterie (per Tesla)

Il gruppo giapponese annuncia una maxi ristrutturazione con 10mila esuberi e chiusura delle attività in perdita, ma rilancia sulla divisione batterie per veicoli elettrici, con utili in crescita e nuovi impianti tra Giappone e Usa

Panasonic taglia 10mila posti e rilancia sull’elettrico: +39% l’utile atteso dalla divisione batterie (per Tesla)

Panasonic Holdings, colosso giapponese dell’elettronica, ha annunciato un piano di ristrutturazione profondo che prevede il taglio di circa 10.000 posti di lavoro a livello globale, la metà dei quali in Giappone. Le misure interesseranno principalmente l’anno fiscale 2025, iniziato lo scorso aprile, e comporteranno una razionalizzazione delle attività aziendali e la chiusura delle divisioni non redditizie.

Il gruppo ha dichiarato che la riduzione dell’organico avverrà nelle società consolidate e sarà parte di un piano più ampio per “ottimizzare l’efficienza operativa” e rivedere il numero di dipartimenti e personale impiegato, in particolare nelle aree commerciali e amministrative. I costi della ristrutturazione ammonteranno a circa 130 miliardi di yen (pari a 896 milioni di dollari), cifra che sarà registrata nei conti dell’esercizio in corso.

Scommessa sull’energia: +39% l’utile atteso dalla divisione batterie

In netto contrasto con il ridimensionamento di alcune aree, Panasonic conferma invece la centralità della sua divisione Energy, che produce batterie per veicoli elettrici (soprattutto per Tesla). Per l’anno fiscale che si concluderà a marzo 2026, l’azienda prevede un balzo del 39% dell’utile operativo di questa business unit, che dovrebbe raggiungere i 167 miliardi di yen (circa 1,15 miliardi di dollari).

Nonostante il mancato raggiungimento del target per l’anno precedente (120,2 miliardi contro i 124 previsti), l’azienda mostra fiducia nella crescita strutturale del mercato dei veicoli elettrici e dei sistemi di accumulo energetico. A sostenere la performance, secondo quanto comunicato, è stato soprattutto il miglioramento della redditività negli stabilimenti statunitensi e la discesa dei costi delle materie prime.

Nuove batterie e nuovi impianti tra Giappone e Usa

A rafforzare questa strategia, Panasonic ha confermato l’avvio della produzione su larga scala delle batterie 4680 nello stabilimento giapponese di Wakayama, un’innovazione destinata ad aumentare l’autonomia dei veicoli elettrici riducendo il numero di celle per pacco batteria. Parallelamente, il gruppo sta costruendo un nuovo impianto in Kansas, che entrerà in funzione nei primi mesi del 2025, affiancando quello già attivo in Nevada, partner chiave nella fornitura di batterie a Tesla. Investimenti che evidenziano la volontà del gruppo giapponese di consolidare la propria posizione nel mercato globale delle batterie, in competizione diretta con giganti asiatici come la cinese CATL e la sudcoreana LG Energy Solution.

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