Condividi

Panama Papers: spuntano Berlusconi, Galliani e Briatore

Dopo il primo elenco, l’Espresso si prepara a pubblicare i nomi di altri italiani che compaiono nelle carte trafugate allo studio Mossack Fonseca e per i quali gli avvocati panamensi avrebbero messo in piedi società off shore: tra questi l’ex premier, l’ad del Milan ma anche Stefano Pessina e Emanuela Barilla.

Panama Papers: spuntano Berlusconi, Galliani e Briatore

Altri cento nomi italiani nella lista dei Panama Papers. Dopo il primo elenco, l’Espresso si prepara a pubblicare i nomi di altri italiani che compaiono nelle carte trafugate allo studio Mossack Fonseca e per i quali gli avvocati panamensi avrebbero messo in piedi società off shore: tra i più famosi spiccano Silvio Berlusconi, Adriano Galliani e Flavio Briatore, oltre a Emanuela Barilla, azionista dell’omonimo gruppo e a Stefano Pessina, manager dell’industria farmaceutica mondiale.

Adriano Galliani e altri due manager che all’epoca della creazione della società, correva l’anno 1989, facevano parte della Fininvest (Giancarlo Foscale e Livio Gironi), risultano intestatari di una off shore chiamata Sport Image. Struie, invece, è una cassaforte costituita sempre dallo studio Mossack Fonseca di cui si sarebbero serviti tanto Silvio Berlusconi quanto Flavio Briatore. A metterla a loro disposizione fu l’avvocato inglese David Mills, creatore del sistema off shore da 775 milioni di euro “per conto del capo della Fininvest”. La Sport Image International una ventina di anni fa finì al centro di un’indagine giudiziaria per i pagamenti in nero ad alcuni calciatori del Milan, da Ruud Gullit e Marco Van Basten. 

L’amministratore delegato del Milan ha puntualmente smentito le indiscrezioni di stampa circolate oggi, dichiarando tramite i propri legali che “L’articolo apparso in data odierna sul quotidiano La Repubblica, quale anticipazione di un servizio che sarà pubblicato domani sul settimanale L’Espresso, è nei confronti di Adriano Galliani palesemente fuorviante”. La società oggetto dei rumors, hanno spiegato i legali di Galliani, per la quale il loro assistito svolgeva il ruolo di uno degli amministratori era detenuta da Fininvest in regime di totale trasparenza, regolarmente dichiarata e consolidata in bilancio e posta in essere solo per ragioni di praticità operativa con soggetti stranieri. !Le infondate illazioni, dunque, prospettate con grande risalto saranno oggetto delle più opportune azioni.”

Emanuela Barilla, azionista del gruppo del Mulino Bianco insieme ai fratelli Guido, Luca e Paolo, avrebbe invece costituito una società off shore nel 2014 nelle Isole Vergini Britanniche, la Jamars International. Stefano Pessina, da tempo residente a Monte Carlo, secondo quando anticipa L’Espresso “insieme alla compagna Ornella Barra, controlla una off shore con un’insegna quantomeno originale. Si chiama Farniente Holding”.

Commenta