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Pagamenti invisibili è più veloci per le spese di tutti i giorni

La nuova frontiera dei pagamenti digitali permette di saldare il conto nei negozi o al supermercato semplicemente passando attraverso un “gate” – Ecco come funziona

Pagamenti invisibili è più veloci per le spese di tutti i giorni

Immaginate di pagare in un negozio o al supermercato come si fa in autostrada con il telepass: senza tirare fuori non solo i contanti, ma nemmeno carte di credito o bancomat. Basta uscire dalla porta e il gioco è fatto. Stessa cosa con il car o il bikesharing: una volta arrivati a destinazione, è sufficiente scendere dall’auto o smontare dal sellino per saldare il conto. Li chiamano “pagamenti invisibili” e sono la nuova frontiera in fatto di digital payments.  

“Si tratta di una nuova tecnologia che permette di abilitare il pagamento di un bene o di un servizio collegandolo a una carta di credito virtualizzata – spiega Dirk Pinamonti, head of e-commerce di Nexi, nell’ultimo video-tutorial del sito Salvadenaro.com – L’abbinamento va fatto una sola volta, perché successivamente il sistema riconoscerà la carta in automatico”.

Già, ma come? Quando entriamo in un punto vendita per il quale abbiamo attivato la modalità di pagamento invisibile, il sistema ci riconosce immediatamente. Dopo di che, “una volta terminati gli acquisti – continua l’esperto – invece di depositarli alla cassa o sul nastro scorrevole del supermercato, non dobbiamo fare altro che attraversare un gate elettronico. Questo, grazie a dei lettori, individua da solo i codici dei prodotti acquistati e automaticamente addebita il costo sulla carta, inviando in tempo reale sullo smartphone una notifica con tutti i dettagli della spesa”.

Per il consumatore, il risparmio è in termini di tempo: con i pagamenti invisibili si evita di fare la fila alla cassa, ma anche la normale procedura per il pagamento cash o con il Pos. Gli esercenti, invece, “possono risparmiare sulla gestione del contante – spiega ancora Pinamonti – ottimizzando anche l’impiego del personale”. Il tutto senza che a nessuna delle due parti siano imposte commissioni o costi aggiuntivi.

Un’alternativa è virtualizzare la carta sullo smartphone, in modo che per pagare sia sufficiente avvicinare il telefono al Pos. I dispositivi abilitati a questa operazione sono quelli “con una Sim Nfc, che sta per near field communication – prosegue il capo dell’e-commerce di Nexi – Si tratta della tecnologia che permette la connettività senza fili entro un raggio di circa 10 centimetri ed è presente su quasi tutti gli smartphone di ultima generazione”.

Ma in concreto, quale procedura bisogna seguire? “Occorre prima di tutto attivare il servizio di wallet, ovvero l’app di pagamento, ad esempio Apple Pay, Google Pay o Samsung Pay – continua l’esperto – Di solito queste applicazioni sono preinstallate sugli smartphone, in ogni caso si possono anche scaricare facilmente da Google Play o dall’App Store”, dove si trovano anche molte altre app dello stesso tipo.

“Il secondo passo consiste nell’inserire “all’interno dell’app i dati della propria carta di pagamento – conclude Pinamonti – che così sarà virtualizzata e si potrà utilizzare accostando lo smartphone al Pos”.

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