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Packaging, “la Plastic tax minaccia conti e investimenti delle imprese”

Secondo Renato Zelcher, Ad di Crocco spa e presidente dell’associazione europea dei produttori di packaging plastico la Plastic Tax rischia di “abbattere tra il 10 e il 15% del fatturato delle aziende del settore” e di bloccare i nuovi investimenti – Ma il Governo, incalzato da Renzi, promette di rimodularla: si vedrà

Packaging, “la Plastic tax minaccia conti e investimenti delle imprese”

Nell’ultimo Global Report sulla sostenibilità ambientale di Nielsen, ben l’81% degli intervistati ha dichiarato che le imprese dovrebbero dare un contributo attivo in favore dell’ambiente, partendo proprio dalla riduzione dell’impatto dei prodotti e del packaging. L’Italia parte già da una buona posizione: secondo le stime 2019 del Corepla (Consorzio nazionale per la raccolta e il riciclo), nel nostro Paese il riciclo del packaging plastico si attesta al 46,2%. «La sostenibilità non può essere più solo uno slogan, ma qualcosa di misurabile e verificabile», spiega Renato Zelcher, presidente dell’EuPc, l’associazione che riunisce gli oltre 50 mila trasformatori europei di materie plastiche.

Le aziende italiane che si trovano in questa cruciale fase di innovazione tecnologica, sia di processo industriale che di riutilizzo dei materiali di scarto devono però fare i conti con l’incognita degli effetti della “Plastic Tax”. Il provvedimento entrerà in vigore dal primo luglio e al momento non sono ancora pronti i decreti attuativi.

«Le sfide della sostenibilità ambientale che ci attendono per il comparto plastica – prosegue Zelcher – sono enormi e ci spingono a sviluppare nuove idee e nuovi processi industriali. La direttiva europea sulla plastica monouso ha dato un forte impulso alla sostenibilità ambientale di tutta la filiera degli imballaggi di plastica. In Italia siamo già al 46% circa di riciclo degli imballaggi plastici, siamo tra i primi in Europa. Prossimi obiettivi: il 50% nel 2025 e il 55% entro il 2030. Da segnalare inoltre che i consorzi di filiera Corepla versano ogni anno circa 400 milioni di euro ai Comuni».

Non ci sono al momento numeri precisi, ma la “Plastic tax” secondo le stime delle associazioni di categoria, abbatterà di un 10-15% il fatturato delle aziende del settore. Una vera e propria mannaia, soprattutto per le aziende impegnati in investimenti in ricerca e sviluppo, anche se il Governo ha promesso di rimodularla.

«Non sarà per nulla una microtassa, nel nostro caso la cifra di 0,45 euro per ogni chilo di imballaggi – analizza Renato Zelcher che è anche amministratore delegato di Crocco Spa – avrà un impatto di 15/20 milioni di euro su un fatturato di 115. Ovviamente tutti produttori saranno costretti a ribaltare la tassa “a valle”. Spaventa l’incertezza che una misura del genere provoca, di sicuro si bloccheranno i nuovi investimenti per l’anno in corso. Le multinazionali faranno altrettanto per i siti produttivi italiani. In giro per l’Europa non vi sono provvedimenti simili, quindi sicuramente le nostre aziende saranno le più penalizzate. Faremo da cavia e con i soldi raccolti si andrà a finanziare l’Alitalia e il reddito di cittadinanza».

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