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Pace fiscale: sanatoria sulle cartelle fino a mille euro

Il taglio non comprende solo interessi e sanzioni, ma anche l’importo del debito – Rientrano nel perimetro della sanatoria anche multe stradali e tributi locali (come il bollo auto) – Per il momento la Lega è sconfitta: Salvini aveva parlato di portare il limite addirittura a un milione di euro

Pace fiscale: sanatoria sulle cartelle fino a mille euro

La pace fiscale conterrà una misura a “saldo e stralcio”, cioè un condono non solo di interessi e sanzioni, ma anche di parte del debito con l’erario: a beneficiarne, però, saranno solo le cartelle esattoriali fino a mille euro affidate alla riscossione dal 2000 al 2010. Cioè un quarto del totale. È quanto previsto dalla bozza del decreto fiscale che sarà esaminata lunedì dal Consiglio dei ministri.

ANCHE MULTE E BOLLO AUTO

Rientrano nel perimetro di questa sanatoria non solo i debiti tributari, ma anche le multe stradali e i tributi locali, come l’Ici e la tassa sui rifiuti o il bollo auto. Inoltre, i contribuenti non dovranno fare nulla per beneficiare dello sconto: saranno gli agenti della riscossione a procedere in automatico entro la fine del 2018. Il costo per lo Stato è pari a 534 milioni di euro.

Tuttavia, stando al testo della bozza, non saranno restituite le somme già versate prima della data di entrata in vigore del decreto. Data che sarà anche il punto di riferimento fondamentale per definire il valore dei debiti e quindi la loro ammissibilità alla sanatoria.

LA QUERELLE SUL TETTO ALLA SANATORIA

Ciò che più colpisce di questa nuova misura è proprio la soglia limite: appena mille euro. A meno di importanti modifiche dell’ultimo minuto, il governo si appresta a varare un provvedimento dalla portata molto limitata rispetto a quello sbandierato per mesi dalla Lega, che in principio aveva proposto addirittura di ammettere alla sanatoria debiti fino a un milione di euro. Su questa soglia si è discusso a lungo e sembrava che i due partiti di governo fossero d’accordo nel porre l’asticella a quota 100mila euro.

D’altra parte, il Movimento 5 Stelle è sempre stato ostile a qualsiasi provvedimento che potesse ricordare troppo da vicino un condono tombale per i grandi evasori, perciò negli ultimi giorni ha preso corpo un’ipotesi alternativa.

IL “RAVVEDIMENTO OPEROSO RAFFORZATO”

La sanatoria a saldo e stralcio sulle cartelle fino a mille euro può infatti essere presentata come una versione rafforzata del “ravvedimento operoso”, procedura che già esiste e permette ai contribuenti di mettersi in regola con i mancati versamenti delle imposte, purché non siano già scattato un atto di liquidazione o un accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Al momento, il ravvedimento operoso prevede che la pendenza venga chiusa quando il contribuente salda per intero il debito originale, oltre a pagare gli interessi legali e a una sanzione ridotta.

La versione rafforzata della misura, invece, permetterebbe di non pagare per intero il debito con il Fisco. Sarebbe però una strada percorribile solo a chi non ha versato tutte le imposte dovute, ma non a chi ha mancato di presentare la dichiarazione dei redditi (in quel caso ci sono anche sanzioni penali).

LA ROTTAMAZIONE TER

Per quanto riguarda la terza rottamazione delle cartelle esattoriali, un provvedimento distinto che rientrerà sempre nel decreto fiscale collegato alla manovra, anche in questo caso è previsto il pagamento integrale del debito, con uno sconto solo su sanzioni ed interessi. Il vantaggio rispetto alle prime due edizioni è nei tempi di pagamento: le rate saranno spalmate su cinque anni anziché su due.

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